Dopo l'articolo di ieri "Le mani sulla città", uscito sul mensile del Fatto Quotidiano (QUI l'articolo), incentrato sul "Sistema Asti", i consiglieri Vittoria Briccarello e Gianfranco Miroglio, pongono al centro del dibattito alcune questioni.
Qui le loro considerazioni.
Solo ieri su un giornale nazionale si parlava delle cappa di ‘potere’ che tiene sotto scacco una città grazie al vezzo bulimico di occupare poltrone.
Spesso ciò avviene anche con dichiarazioni ambigue e mistificatorie.
Dati alla mano sulle dichiarazioni in merito alla Fondazione Asti Musei: cosa si intende per Direttore? Il ‘direttore’ lo è davvero o è un (anche ottimo) responsabile? Qual è la spesa della Fondazione per retribuire il Direttore? Chi è il personale specializzato ove per specializzato si intende formato per svolgere mansioni museali di studio e ricerca?
E dove sono le risposte alle domande? Non abbiamo chiesto come funziona il ticket di Asti Musei (basta aprire il sito internet senza per forza rilasciare interviste). Abbiamo chiesto:
-che fine faranno i ricavi dei laboratori didattici?
-quali saranno e se ci saranno i laboratori didattici?
-come il parco sopravviverà se slegato dal museo?
-che fine faranno gli attuali dipendenti specializzati del Paleontologico che dubito la Fondazione integrerà nel proprio personale?
-che fine farà la collezione del Paleontologico?
-i reperti conservati nei magazzini che sono frutto di convenzioni e depositi di altri musei non cittadini passeranno così sotto la Fondazione secondo quale merito?
E infine: il Direttore c’è o è un responsabile che viene sobbarcato di un titolo che, nella pratica, non gli è però riconosciuto?
Riusciremo ad Asti far sì che l’interesse di 77mila cittadini prevalga sul potere di una manciata di individui?
Vittoria Briccarello
Gianfranco Miroglio