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Attualità | 04 ottobre 2023, 11:54

La Diocesi di Asti affronta la notte della Chiesa: "Stiamo entrando in una società post cristiana"

Il 20 novembre, alle 11.30, il cardinal Zuppi, presidente della CEI sarà ad Asti per l'inaugurazione del laboratorio "Fratelli Tutti"

La Diocesi di Asti affronta la notte della Chiesa: "Stiamo entrando in una società post cristiana"

Da tempo, ormai, la Diocesi di Asti, così come il resto della Chiesa europea, vive una crisi della fede, un inverno vocazionale in parallelo con l' inverno demografico del Continente. Seminari vuoti, calo dei fedeli e una difficoltà all'ascolto dei giovani sono solo alcune delle difficoltà che affliggono la Chiesa astigiana, 

"E'  un documento che sintetizza gli ultimi quattro anni di esperienza pastorale nella Diocesi di Asti"  spiega il Vescovo Marco Prestaro presentando "Una chiesa che cammina", ovvero le indicazioni e proposte per l'anno pastorale 2023.

Settantuno pagine in cui Prastaro chiede di percorrere "un cammino di conversione". Una conversione che non sarà primariamente la riorganizzazione della forma di presenza della Chiesa in questo mondo non più cristiano.

RIORGANIZZAZIONE DELLE PARROCCHIE

La Chiesa si trova ad affrontare una crisi importante vocazionale e di fedeli. Per far fronte a questo, si dovrà continuare l'accorpamento giuridico delle parrocchie, un procedimento che servirà a ridurre il numero degli enti giuridici e a semplificare l'amministrazione delle unità parrocchiale. Continuerà, inesorabile, la riorganizzazione delle parrocchie con un accentramento delle messe domenicali e dei corsi di catechismo.

VOCAZIONI AZZERATE

Come già scritto, non si prospettano nei prossimi anni nuove ordinazione sacerdotali. Ad oggi, infatti non c'è alcun nuovo seminarista proveniente dalla Diocesi di Asti. Il vescovo, nel documento, parla di un maggiore coraggio nelle iniziative vocazionali: "Serve, credo, una maggiore propensione all'ascolto: è uno sforzo che dobbiamo fare tutti, come comunità: un maggior tempo dedicato ai giovani può aiutare a riflettere e a maturare certe scelte. Il problema di attrarre i giovani è una questione oramai generazionale, bisogna sforzarsi sempre di più a parlare il loro linguaggio ed usare i loro mezzi" 

Il vescovo traccia il bilancio di una società post cristiana parlando di “una nuova epoca" in cui “ci è richiesto molto coraggio per accettare il cambiamento e farcene una ragione", osservando che “questa società non più cristiana non cessa però di essere il vero campo di azione della Grazia di Dio e continua ad essere il contesto in cui la nostra Chiesa è chiamata a vivere e a testimoniare la propria fede".

In questa società la fede, sottolinea il vescovo Marco, diventa una questione centrale, e uno dei nodi della vita ecclesiale è proprio quello di “rendere la fede veramente significativa e determinante per la vita dei Cristiani e per la vita di tutte le persone".

IL CARDINAL ZUPPI AD ASTI

Il 20 novembre, alle 11.30, verrà inaugurato l'ambulatorio Fratelli Tutti, fortemente voluto dalla Diocesi di Asti e che si propone come un aiuto per affrontare diversi problemi a quella fetta di popolazione che non può permettersi cure mediche private. All'inaugurazione sarà presente anche il cardinal Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e a capo della Conferenza Episcopale Italiana. 

RITIRI SPIRITUALI ZONALI

Monsignor Prastaro fa poi un punto sugli elementi acquisiti in quattro anni, attraverso il consiglio Pastorale Diocesano e il Consiglio Presbiterale: il cammino sinodale, il primato della Parola di Dio, il coinvolgimento delle famiglie nella formazione cristiana, la centralità della messa domenicale, ma anche la necessità di proporre cammini di formazione permanente e ancora la fraternità come stile della comunità, la ministerialità laicale, passando per il tema delle vocazioni, della riorganizzazione delle parrocchie e della testimonianza e dell'impegno all'interno delle comunità.

Nell'ultima parte delle indicazioni pastorali il vescovo lancia le proposte operative che desidererebbe venissero attuate nelle varie realtà della diocesi.

Partendo dal cammino solidale che continua, "saranno utili ritiri zonali per  consigli pastorali parrocchiali", un corso di formazione per i nuovi Consigli parrocchiali per gli affari economici e la nascente scuola di formazione ai ministeri.

Il vescovo punta molto anche sui giovani ed auspica che ci sia un confronto tra parroci, viceparroci e operatori della pastorale giovanile sulla possibilità di "creare un centro giovanile cittadino in cui i giovani possano possano vivere in modo positivo, avere la possibilità per esprimere sé stessi, ricevere proposte culturali, formative e di cammino di fede a loro adeguate, avere persone capaci di accoglierli e ascoltarli".

Ampio spazio poi al calendario pastorale, dove sono racchiusi tutti i principali ragazzi possano incontrarsi, passare il proprio tempo libero in appuntamenti da settembre 2023 a luglio 2024.

Alessandro Franco

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