Attualità - 02 ottobre 2023, 07:12

Questa sera Asti scende "in campo" per il lavoro, casa, precarietà, sanità, ambiente

Dalle 18 partendo dall’ATC un percorso di denuncia e speranza con il Comitato Articolo 32 e "La via maestra di piazza in piazza".

Il Comitato Articolo 32 ha organizzato il corteo che oggi,  2 ottobre scende in campo con "La via maestra di piazza in piazza".

I temi al centro del corteo saranno lavoro, salute, migranti, istruzione, e diritto alla casa per un confronto con l'amministrazione.

La fine del Reddito di cittadinanza

"L'Astigiano rischia la desertificazione  - spiega Luca Quagliotti, segretario provinciale Cgil  - in provincia, la fine del reddito di cittadinanza ha coinvolto oltre 4.000 persone, 600 delle quali sono in lista d'attesa per una casa popolare, e all'inizio dell'anno scorso c'erano 46 famiglie in emergenza abitativa.

Secondo i dati del 2022, c'è stata una diminuzione del 18,9% delle iscrizioni di imprese, un aumento del 21% delle chiusure di unità locali e un aumento del 25% dei fallimenti e delle procedure concorsuali. L'unico dato positivo riguarda la crescita occupazionale, che registra un aumento del 4,3%, ma l'89% di queste nuove occupazioni sono contratti precari o a tempo determinato, con una considerevole percentuale di lavoratori in staff leasing, cioè assunti da agenzie interinali anziché direttamente dalle aziende.

La sanità

Sulla sanità, Enrico Mirisola, segretario Nursing Up, nella conferenza di presentazione aveva tratteggiato un quadro piuttosto desolante: "C'è carenza di punti fissi per l'utenza: mancano i pediatri, i medici di medicina generale sono per lo più massimalisti (quindi oltre 100 pazienti). La carenza di personale medico ha innescato un processo costosissimo con i "gettonisti". I medici, spesso specialisti, lasciano il SSN dalla porta e rientrano dalla finestra come gettonisti. Ad ogni gettone vengono retribuiti almeno il doppio"

Inoltre alcuni servizi come i punti di primo intervento di Nizza sono un'illusione secondo il sindacato: "Sulla carta sono aperti ma a fronte di personale qualificato impiegato e costi diretti e indiretti fissi, la risposta è ridotta all'osso. Quindi le persone devono poi rivolgersi comunque altrove. Tutto questo porta alla formazione di liste di attesa bibliche contrastano il diritto ad essere curati sancito dalla costituzione. La risposta non può essere il privato convenzionato che a lungo termine non può essere sostenuto. Il Piemonte non può e non deve tra virgolette privatizzarsi come la Lombardia".

Le criticità dell'università

Problematiche anche per l'Università, come nota Mauro Ferro (Acli)"Con tutto il rispetto, ASTISS promuove ora corsi che si trovano nelle offerte formativa di moltissimi altri enti. Bisognerebbe promuovere corsi di alto livello, come quello di paleontologia o eno-meccanica, per sfruttare la peculiarità astigiana in questo ambiti"

Il corteo partirà alle 18 dalla sede dell'Atc in via Carducci e attraverserà le piazze Cattedrale, Roma e Medici per terminare davanti al municipio.

Intervento finale di Giorgio Airaudo segretario generale Cgil Piemonte.

Redazione