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Economia e lavoro | 28 settembre 2023, 16:22

Grimaldi (Verdi Sinistra) e Fornaro (PD): “Il governo riferisca sulla guerra tra lavoratori in corso a Baldichieri”

Chiedono che “si apra in Parlamento la discussione su una legge per regolare la rappresentanza e la corrispondenza dei contratti alle mansioni”

L'On. Grimaldi ritratto con gli operai ex Fortes in presidio davanti ai cancelli del macello

L'On. Grimaldi ritratto con gli operai ex Fortes in presidio davanti ai cancelli del macello

Dopo aver presenziato personalmente al picchetto di fronte ai cancelli della struttura e aver cercato di avviare un dialogo con la nuova proprietà, l’On. Marco Grimaldi (vicecapogruppo dei deputati Verdi Sinistra) ha chiesto, insieme al collega Federico Fornaro (PD) che il governo riferisca a Montecitorio sulla vicenda del macello ex Fortes di Baldichieri.

Ripercorrendo la vicenda, che vede ormai da mesi la CGIL contrapporsi frontalmente alla nuova proprietà, il gruppo cuneese Ciemme, i due deputati ricordano che i lavoratori, in sciopero “per chiedere l’applicazione del CCLN dell’industria alimentare che spetterebbe loro, sono stati prima collocati forzosamente in ferie dalla società Fortes, che poi ha aperto una procedura di licenziamento collettivo per 125 dipendenti”.

“Il 1° settembre è subentrata la società agricola Ciemme – proseguono –, che oggi pretende di inquadrare i macellatori col CCLN agricoltura. Adesso, mentre i dipendenti non sono ancora effettivamente licenziati, riprende l’attività con altre persone, subappaltando a una cooperativa (giunti da Modena e bloccati dal presidio CGIL, come vi avevamo documentato in QUESTO ARTICOLO, ndr.) nel mezzo di una procedura in atto”.

Negli ultimi 10 anniargomentano ancora i due deputati – i cambi di appalto sono stati 5: a ogni passaggio il carico di lavoro è rimasto lo stesso, invece è cambiato il contratto e sono peggiorate le condizioni. Non è possibile che un’impresa scelga il contratto che più le piace à la carte, senza alcuna coerenza con il settore”.

Concludendo che Questa vicenda è emblematica di una situazione diffusissima che non è più tollerabile. Se il governo ha a cuore la contrattazione collettiva, apra in Parlamento la discussione su una legge per regolare la rappresentanza e la corrispondenza dei contratti alle mansioni”.

Redazione


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