Eventi - 15 settembre 2023, 11:41

Il futuro delle DOC piemontesi: la Douja chiude con un talk sulla tutela delle denominazioni vinicole

Incontro, domenica in piazza San Secondo, dedicato a Paolo Desana, padre delle DOC, e ai Consorzi di tutela del Piemonte

La tensostruttura della Douja 2023 (Merphefoto)

L'importanza della tutela delle denominazioni vinicole del Piemonte è il tema centrale del talk organizzato domenica 17 settembre nella tensostruttura di piazza San Secondo ad Asti, in occasione della chiusura della Douja d'Or. L'evento è stato organizzato da Piemonte Land of Wine, partner principale della manifestazione insieme alla Camera di Commercio di Alessandria-Asti. 

Il titolo stesso dell'incontro, "Quale futuro per le DOC piemontesi", suggerisce un invito a riflettere sull'argomento. Nel sottotitolo, invece, si trovano elementi più specifici: "Nel ricordo di Paolo Desana, padre delle DOC, i Consorzi di tutela si confrontano".

Andrea Desana, figlio di Paolo Desana, sarà ospite dell'incontro e si confronterà con il giornalista astigiano, Sergio Miravalle. Tutti i Consorzi vitivinicoli di tutela del Piemonte sono stati invitati a partecipare.

Francesco Monchiero, presidente di Piemonte Land e produttore vitivinicolo del Roero, ha dichiarato: "Dopo l'interessante convegno del 9 settembre, organizzato dall'Accademia della Vite e del Vino, siamo lieti di proporre il 17 un tavolo di lavoro piemontese per discutere delle nostre denominazioni a livello europeo e internazionale. I Consorzi sono sempre stati in prima linea nella difesa e tutela delle denominazioni vinicole, e il forum di domenica prossima sarà la conferma di quanto sia importante per tutti gli attori della filiera vitivinicola del Piemonte salvaguardare il futuro del vino piemontese. Dobbiamo collaborare per sviluppare al meglio il nostro settore, nel rispetto delle regole, dell'etica ambientale, del paesaggio e, non da ultimo, della salute e della dignità delle persone".

L'incontro si preannuncia un importante momento di confronto e di pianificazione per il futuro delle DOC piemontesi, affinché queste denominazioni possano continuare a rappresentare eccellenza e qualità nel panorama vinicolo nazionale ed internazionale.  

Redazione