Beni confiscati alla mafia o alla criminalità organizzata. Se ne parla spesso ma a volte non se ne conosce la grande portata e impatto che può avere sulle comunità.
Il territorio piemontese conta più di 800 beni confiscati e 24 nella provincia di Asti, il più "famoso" è “Cascina Graziella” di Moncalvo.
Ora il Comune di Asti ha manifestato interesse per alcuni beni confiscati alla criminalità organizzata.
La Prefettura di Asti promuove e coordina le procedure per l’assegnazione dei beni disponibili sul territorio e il Comune di Asti ha provveduto all’accreditamento e alla registrazione al portale OPEN RE.G.I.O., al fine di svolgere le opportune valutazioni su possibili progetti di riutilizzo e valorizzazione a fini sociali dei beni disponibili nel proprio territorio.
I beni individuati sono due appartamenti in corso Einaudi 140 e due box in via Artom 34.
Beni che saranno venduti e con i proventi saranno realizzati progetti di carattere sociale e utilizzati anche per l'incremento di edilizia pubblica da destinare alle categorie sociali più svantaggiate.