Politica - 01 agosto 2023, 19:37

Stanza dell'ascolto: "Al Sant'Anna di Torino un ritorno del patriarcato". Nota delle donne del Pd astigiano

Le polemiche per il patto tra ospedale e Movimento per la Vita. "Hanno pensato, da uomini, di spiegare alle donne chiuse in una stanza, perché abortire è brutto"

Il tema aborto e la sottoscrizione del patto tra ospedale Sant'Anna di Torino e associazione Movimento per la Vita, è giunto all'attenzione delle donne democratiche del Partito Democratico di Asti e della referente Pd welfare e donne Viviana Garbagnoli.

Pubblichiamo la loro nota
Al Sant’Anna di Torino, ancora una volta la tracotanza di una cultura maschilista prende il sopravvento sulla capacità di autodeterminazione delle donne. Ieri è andata in scena la solita rappresentazione delle donne “Cassandre” incapaci di scegliere e di lottare per sé e per la propria vita. Cosi ancora una volta un gruppo di uomini durante la presentazione della sottoscrizione del patto tra ospedale e associazione Movimento per la Vita, alla presenza dell’Assessore alle Politiche sociali della Regione Maurizio Marrone, il direttore generale di Città della Salute Giovanni La Valle, il direttore sanitario dell'Ospedale Sant'Anna Umberto Fiandra e il presidente regionale del Movimento per la Vita (FederviPA) Claudio Larocca, hanno pensato, da uomini, di dover spiegare alle donne chiuse in una stanza, chiamata la Stanza dell’ascolto, perché abortire è brutto e perché da sole non sono in grado di decidere per sé e per la loro vita. Un atto di tracotanza maschile e arroganza di potere. Un gruppo di formatori, di cui nulla si sa sul titolo professionale richiesto, sulla formazione ricevuta, sull’obbligo di rispetto della privacy e del segreto, cercherà all’interno di una stanza, chiusa, di manipolare e intimidire la donna nella sua scelta di voler abortire. Le donne non hanno bisogno di nessuna stanza chiusa e non temono di essere viste: le donne in questi anni hanno imparato come sia importante poter scegliere liberamente e responsabilmente, e ogni donna sa quello che vuole. Nessun attacco alla legge 194 sarà permesso, nessun attacco all’auto determinazione delle donne sarà tollerato. Le donne insieme sanno e scelgono ormai da quarantacinque anni cosa è giusto per sé. Signori uomini, ci viene da dire, studiate e leggete un po’ di più la storia delle donne, rispettatela, abbiatene cura e ne uscirete uomini migliori.


Per la segreteria del Pd Asti e Provincia
la Referente Pd welfare e donne Viviana Garbagnoli
e donne Democratiche di Asti e Provincia

Al direttore


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