"Per ora i nostri uffici non hanno sentore di cambiamenti in atto. I progetti in cantiere procedono secondo la tabella di marcia già fissata". Si dice tranquillo il sindaco di Asti Maurizio Rasero, alla notizia della pesante rimodulazione dei fondi del PNRR, decisa dal Governo Meloni.
Rispetto a quanto licenziato dal precedente Governo, infatti, dal piatto vengono tolti 16 miliardi di euro. Una cifra importante che l'esecutivo ha distolto spostando i fondi su altri capitoli di bilancio. Il PNRR, infatti, era stato progettato prima della guerra in Ucraina e la conseguente crisi energetica, che ha trascinato l'economia in una spirale inflazionistica a doppia cifra. Ecco che, allora, i 16 miliardi di euro serviranno per finanziare il progetto Repower Eu che deve portare l'Unione Europea all'indipendenza energetica.
Tema, questo, molto caro al governo Meloni.
Ma visto che la coperta è corta, a farne le spese di questa rimodulazione dei fondi sono i comuni. I tagli maggiori, infatti, andranno a colpire i progetti delle amministrazioni locali: ben 13 miliardi sui 16 previsti.
Dalle cifre trapelate, diverse misure non saranno più coperte dai fondi del PNRR: gli interventi stradali per 1 miliardo, gli interventi di efficienza energetica che vedranno il segno meno per 6miliardi, la rigenerazione urbana per 3 miliardi e 300 milioni di euro i piani urbani integrati con 2 miliardi e mezzo di euro, e il rischio idrogeologico per 1 miliardo e 300 milioni.
Come e quanto questi tagli impatteranno nel futuro sui piani dell'Amministrazione è ancora presto per dirlo. "Se tagli ci dovranno essere - spiega il sindaco - credo e auspico che saranno su progetti ancora da finanziare. Per ora andiamo avanti con i progetti che sono stati approvati e che sono partiti o partiranno a breve termine".
Il ministro del PNRR, Raffaele Fitto, ha annunciato come i fondi mancanti verranno coperti da altri fondi, derivanti da risorse nazionali ed europee. Ma il sindaco di Bari, Antonio Decaro, a capo dell'ANCI non ci sta a sobbarcarsi questa spada di Damocle sulla testa e chiede garanzie immediate per i comuni italiani: "vogliamo che ci venga assicurato dal Governo che questi fondi vengano stanziati contemporaneamente allo spostamento dei fondi del Pnrr. Non vogliamo correre rischi" ha dichiarato intervistato da Repubblica.