Cultura e tempo libero - 26 luglio 2023, 12:10

Il Magmax ospita anche una rarissima pipa storica

L'eccezionale reperto, simile a un calumet della pace dei Nativi Americani, è visibile tra i numerosi cimeli presenti nel museo astigiano

Tomalino, fondatore del Magmax, con la pipa risalente al 1893

Al Magmax (Museo Astense di Geologia, Mineralogia, Arte Mineraria e Cristallografia), una recente acquisizione ha catturato l'attenzione degli appassionati di storia e cultura. Si tratta di una pipa, simile a un calumet della pace, ma dalla storia unica e sorprendente.

La pipa risale al 1893 ed è stata rinvenuta a Landau (Germania). A differenza del calumet della pace degli Indiani d'America, cui somiglia, questa pipa fu utilizzata per suggellare un patto di fratellanza tra i militari del Reggimento Reale di Fanteria bavarese e i minatori che lavoravano sottoterra. Un gesto simbolico che testimonia l'importanza di questa relazione di amicizia tra due categorie di lavoratori diversi ma uniti dalla fede in Dio e dalla fiducia reciproca.

La pipa è un oggetto davvero fuori dall'ordinario. Realizzata con materiali pregiati, tra cui un fornello di porcellana bianco splendente, è abbellita da sorprendenti decorazioni: un soldatino in divisa che stringe la mano a un minatore. La firma del costruttore è ancora visibile, e sullo spazio così ristretto dell'oggetto, sono incise parole di incoraggiamento e buona fortuna per i minatori.

Massimo Umberto Tomalino, fondatore del Magmax, ha definito la pipa "un oggetto originale e unico". Tomalino ha suggerito che questo tipo di cimeli venivano creati in occasioni particolari e potevano appartenere a qualcuno di importante, forse persino al principe Ludovico Ferdinando di Baviera, membro della famiglia dei Wittelsbach e generale di cavalleria.

Secondo Tomalino, la pipa è un autentico documento storico che fornisce nuovi dettagli sull'evento del 1893 a seguito del quale i minatori bavaresi ottennero migliori condizioni di lavoro.

La pipa è stata trasferita da un esperto antiquario tedesco a Tomalino durante una mostra internazionale di minerali e gemme a Saint-Marie-aux-Mines, nel Dipartimento dell'Alto Reno.

Gli astigiani e tutti gli appassionati sono invitati a scoprire questa eccezionale scoperta al Museo Astense di Geologia. Il museo sarà aperto durante tutta l'estate, tranne dal 1° all'8 agosto, quando chiuderà per il riordino periodico delle collezioni.

La visita al museo sito in corso Alfieri 360 è libera, ma su prenotazione, al numero 328/1698691 o tramite mail a astimagmax@gmail.com. Questa opportunità consente anche di ammirare la mostra temporanea "Radioattività: pericoloso è non conoscere".

Un particolare dell'oggetto

Redazione