Agricoltura - 23 luglio 2023, 10:50

Coldiretti lancia l'allarme: "Il grande caldo spinge i consumi ma frutta e verdura costano il triplo"

L'inflazione torna a colpire pesantemente. L'invito: "Preferire la produzione Made in Piemonte"

Coldiretti: "Il grande caldo spinge i consumi ma frutta e verdura costano il triplo"

L’inflazione pesa sulle famiglie con la frutta che registra al consumo un aumento dell’8,3% che per la verdura sale al 17,8%, con i prezzi che triplicano dal campo alla tavola. E’ quanto emerge dall’analisi dalla Coldiretti sull’andamento dell’inflazione a giugno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo l’Istat. Si tratta degli effetti dell’andamento climatico anomalo.

Aumentano le temperature ma schizzano anche i prezzi

Con il caldo che arriva a picchi di 40 gradi, si registra il +20% dei consumi di frutta e verdura in Italia. Frutta e verdura sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine e fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.

Con gli stili di vita più salutistici, si affermano anche nuove modalità di consumo favorite anche dalla disponibilità di tecnologie casalinghe low cost, dalle centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari anche ai più piccoli, a casa o in spiaggia.

Coldiretti: "Privilegiare frutta e verdura Made in Piemonte"

Con il triplicare dei prezzi, però, è importante riconoscere sempre la giusta remunerazione ai produttori perché è inaccettabile che i prezzi riconosciuti ai frutticoltori restino invariati. In Piemonte ci sono diverse tipologie di frutta idonee per combattere il grande caldo: dalle pesche alle mele estive, dai piccoli frutti alle albicocche. Per garantirsi prodotti freschi e di qualità il consiglio è quello di fare acquisti ripetuti in base alle esigenze giornaliere della famiglia in modo da tagliare gli sprechi senza accumulare prodotto che poi non si consuma, di verificare la provenienza, di acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti e di comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica diffusi capillarmente in tutto il nostro territorio, al fine di avere garanzie sulla freschezza e tracciabilità”, affermano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale.

redazione