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Eventi | 23 giugno 2023, 11:30

È astigiana e multiforme la giuria critica di Terre da Film Festival

Aurora Faletti, Viviana Canale e Dedo Fossati valuteranno i cortometraggi internazionali sul tema degli Ambienti Viventi

È astigiana e multiforme la giuria critica di Terre da Film Festival

Tempo di annunci e di novità per Terre da Film, snocciolate come ciliegie tardive di un giugno anomalo, in attesa del 7 luglio: la serata inaugurale del festival cinematografico, ambientato quest’anno nelle piazze del centro di Canelli. Dopo la rivelazione dei titoli finalisti, è arrivato il momento di scoprire chi sono i tre membri della giuria critica che valuterà i cortometraggi in concorso. Per la prima volta è tutta astigiana e attraversa tre generazioni diverse, con altrettante discipline.

 

 

Aurora Faletti, 21 anni, coltivatrice letteraria

Coltivatrice letteraria è la definizione sintetizzata dell’idea di gettare il semino della letteratura e farlo germogliare insieme. Ho concretizzato questa curiosità presentando e moderando eventi letterari e culturali nell’astigiano”. Così si definisce Aurora, che negli ultimi anni ha alimentato la sua passione per la lettura tanto da sentire il bisogno di condividerla sui social creando il profilo “Letture” in cui parla della scossa che le lasciano i libri, nella speranza di stimolare un personale e appassionato risveglio del leggere.

 

Viviana Canale, vicepresidente della cooperativa sociale "Vedogiovane Asti"

Donna giramondo di infinita delicatezza, ha da sempre messo a disposizione degli altri (specialmente dei più giovani) le sue emozioni per educare a un ascolto di "pancia e cuore" all'insegna dell'amore e del rispetto reciproco. Le sue parole sono sempre un nitido riflesso di quanto il suo occhio profondo è in grado di abbracciare.

 

 

Roggero Dedo Fossati, medico chirurgo, odontoiatra e scultore di Nizza Monferrato

Per Roggero Fossati la scultura non è un hobby, è la manifestazione del suo pensiero, il modo di rapportarsi e colloquiare con sé stesso e il suo prossimo. «Non chiamatemi artista. Mi ritengo un eterno apprendista, che cerca continuamente di imparare più cose riguardanti l’attività creativa, allargandone sempre di più il confine. Per questo il mio linguaggio espressivo si articola attraverso varie declinazioni».

 

La giuria critica si affiancherà alla giuria popolare (composta dal pubblico votante) e alla neonata giuria studentesca, a cui tutti gli studenti – anche quelli universitari – possono candidarsi a partecipare attraverso i canali social del festival!

 

Terre da Film Festival / Sito web / Instagram / Facebook

 

Valeria Guglielmi

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