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Cultura e tempo libero | 21 giugno 2023, 07:30

Asti viaggia verso il 29esimo Raduno nazionale dei Paracadutisti. Inaugurata la mostra su Alessandro Tandura [FOTOGALLERY]

Sarà visitabile gratuitamente fino a 25 giugno dalle 10 alle 19 per conoscere la figura del primo paracadutista al mondo in azione di guerra nel 1918

Galleria fotografica MerfePhoto

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Asti si prepara, indossando i suoi abiti più belli, ad ospitare il 29° Raduno Nazionale dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia (Anpd’I), manifestazione che si svolgerà dal 23 al 25 giugno 2023 con un programma ricco di iniziative.

Ieri pomeriggio, nell'ambito degli eventi collegati, è stata inaugurata, a Palazzo Mazzetti, la mostra "Le incredibili gesta del vittoriese Alessandro Tandura, ardito, paracadutista, sabotatore e spia della Grande Guerra", voluta dal Probiviro Ivo Fornaca.

La mostra attraverso immagini e documenti, racconta la figura di Tandura (1893-1937), appartenente al corpo degli Arditi e primo paracadutista al mondo in azione di guerra nel 1918 per la quale ottenne la medaglia d’oro al valor militare.

All'inaugurazione era presente una folta rappresentanza degli organizzatori del raduno e istituzioni della città.

La mostra è organizzata in collaborazione con FOndazione Asti Musei e Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e sarà visitabile gratuitamente dalle 10 alle 19 fino al 25 giugno a ingresso libero.

Chi era Alessandro Tandurra

Di Vittorio Veneto, si arruola volontario a 21 anni nel Regio Esercito Italiano e viene assegnato al 1º Reggimento fanteria "Re", di stanza a Sacile (PN) il 14 settembre 1914. Il 31 gennaio 1915 è nominato caporale.

La prima guerra mondiale inizia e il caporale Tandura rimedia una grave ferita all'avambraccio sinistro durante un aspro combattimento sul monte Podgora. Il 6 luglio viene ricoverato all'ospedale di Legnago e inviato in licenza di convalescenza il 19 agosto, per quattro mesi.

Rientra al Corpo il 9 ottobre e, successivamente alla rassegna medica, viene nuovamente inviato in licenza di convalescenza per altri quattro mesi.

Il 23 febbraio del 1916 viene ricoverato all'ospedale di riserva di Bologna per i postumi della ferita e l'8 marzo è trasferito all'ospedale militare di Campobasso. Torna al reparto il 16 maggio 1916 e il 15 settembre viene trasferito al Deposito del 77º Reggimento fanteria "Toscana".

Il 20 settembre il caporale Tandura è inquadrato nella 333ª Compagnia mitragliatrici FIAT e inviato in territorio di guerra. Il 30 settembre è nominato sergente al Deposito mitragliatrici FIAT "Brescia". Il 31 gennaio 1917 riparte volontario per il fronte con il 220º Reggimento fanteria "Sile" e viene ammesso a frequentare il corso d'istruzione per aspiranti ufficiali, e nominato aspirante ufficiale dell'arma della fanteria il 6 maggio 1917.

Il 29 aprile è nel 158º Reggimento fanteria "Liguria" e il 22 luglio nel 163º Reggimento fanteria "Lucca". Con determinazione ministeriale dell'11 ottobre 1917 è nominato sottotenente di complemento.

Il 17 novembre contrae in servizio una grave infermità, a seguito della quale viene ricoverato presso l'ospedale militare di Verona, uscendone a dicembre con 6 mesi di convalescenza, alla quale rinuncia per raggiungere il 27 dicembre 1917 il 20º Reggimento d'assalto "Fiamme Nere" con il quale partecipa a tutte le azioni del Basso Piave, compresa l'espugnazione della testa di ponte di Capo Sile.

Il 17 gennaio del 1918 viene assegnato al Deposito del Reggimento fanteria "Novara". Il 28 aprile è promosso tenente di complemento ed il 1º agosto è assegnato al Comando dell'8ª Armata "L'invitta" comandata dal tenente generale Enrico Caviglia.

Nel 1922 è nominato nel servizio permanente effettivo, viene trasferito in forza al 7º Reggimento alpini e nel gennaio 1925 parte per la Libia in forza al 21º Battaglione indigeni eritreo-misto. 

Il figlio di Alessandro, Luigi Tandura, detto Nino, partigiano del battaglione "Mazzini" della brigata "Natisone", divisione "Garibaldi-Osoppo", fu anche lui decorato di medaglia d'oro al valor militare "alla memoria” durante la seconda guerra mondiale.

Il primo paracadutista al mondo in azione di guerra

Il lancio da 1600 piedi del tenente degli Arditi Alessandro Tandura avviene tra la notte dell'8 e 9 agosto 1918, a bordo di un aereo Savoia-Pomilio SP.4 del Gruppo speciale Aviazione I, rabberciato in tutta fretta sostituendo i pezzi più importanti dopo un grave danneggiamento a seguito di un violento temporale, pilotato dal maggiore canadese William George Barker e dal capitano britannico William Wedgwood Benn (entrambi piloti della Royal Air Force), deputato alla Camera dei comuni.

Betty Martinelli

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