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Politica | 18 giugno 2023, 14:34

"Chissà che con la scusa della pandemia l'onorevole Coppo non chieda anche il terzo mandato per i Sindaci"

Il consigliere Malandrone (Ambiente Asti) polemizza con il parlamentare di FdI primo firmatario di un emendamento (poi ritirato) che chiedeva il terzo mandato ai presidenti delle Fondazioni bancarie

"Chissà che con la scusa della pandemia l'onorevole Coppo non chieda anche il terzo mandato per i Sindaci"

Niente terzo mandato per Mario Sacco e Sergio Ebarnabo (presidente e vicepresidente), alla guida della Fondazione CrAsti.

È stato infatti ritirato l'emendamento al Decreto sugli Enti Pubblici, che era stato presentato da Marcello Coppo, parlamentare astigiano di FdI (primo firmatario) e da Fabrizio Comba segretario regionale FdI.

Un'iniziativa post pandemica, perché, come aveva spiegato lo stesso Coppo, per due anni, senza i dividendi delle banche, le fondazioni sono rimaste senza risorse e la modifica di legge era stata richiesta per fare in modo che i presidenti e tutti gli altri organi delle fondazioni bancarie potessero arrivare al terzo mandato. L'emendamento, che avrebbe riguardato le fondazioni di tutta Italia comunque è stato ritirato.

"La pandemia è diventata una scusa per non fare molte cose, anche quelle che si potevano fare - chiosa il consigliere di Ambiente Asti Mario Malandrone -.C'è un parlamentare astigiano che in questi giorni ha con la scusa della pandemia ha cercato di dare un terzo tempo al presidente della Fondazione e al suo vice (Ebarnabo, anche lui di FdI ndr)".

Malandrone, che ricorda l'elezione di Coppo avvenuta con alte percentuali, rimarca che "ci si aspetta che a Roma si impegni su questioni che riguardano i cittadini, insomma quelli che lo hanno votato, ma nei primi 8 mesi di Parlamento ha fatto alcune cose".

Ironicamente, come sua abitudine, Malandrone rimarca che Coppo, a suo dire avrebbe: "Girato tutte le fiere e sagre dell'astigiano; in un recente video su Instagram dimostra che sa ritirare dalla tipografia gli emendamenti stampati e contarli; ha fatto due interrogazioni e firmato due proposte di altri; ha tentato di infilare un emendamento che in qualche modo esprimeva tenerezza verso i vertici della fondazione Cassa di Risparmio, che devono aver sofferto più di tutti l'epoca pandemica".

La Bce, nel 2020 con la pandemia, aveva raccomandato alle banche di essere caute nel distribuire dividendi, però la situazione a settembre 2021 era rientrata, ma, scrive sempre Malandrone: "Su questa giustificazione il parlamentare astigiano presentava un emendamento volta a dare una nuova possibilità ai vertici della Fondazione (uno dei quali appartenente al suo partito). A parte domandarsi quale sia la vera origine dei pochi contributi di Fondazione C.R. Asti negli ultimi anni, non credo sia solo la raccomandazione della BCE, la scusa pandemica per la parsimoniosa distribuzione dei dividendi e la poca incidenza su progetti capaci di trasformare il territorio non credo sia da ricercare nella pandemia, a meno che Coppo non creda che le scelte dei vertici siano dovute a prescrizioni sanitarie (evitare assembramenti sui contributi a pioggia?)".

Il polemico consigliere ha controllato l'attività dell'onorevole Coppo che a suo dire non avrebbe fatto ordini del giorno, due interrogazioni, nessuna relazione su progetti di legge, firmate due proposte di legge.

"Insomma - scrive ancora Malandrone - il parlamentare brilla per creatività per garantire un terzo mandato ai vertici di Fondazione
e poi lo ritira. Qual è la ragione del ritiro dell'emendamento?
"

E poi rincara la dose: " Ad Asti forse sperimentò la pandemia (secondo la sua visione) e allora capiamo il perché di molti insuccessi, possiamo di certo citare quando non riuscì di venir a capo di : campo rom, Movicentro, mercato, sicurezza. E come premio ottenne un primo mandato a Roma. Chissà che un giorno sempre con la scusa della pandemia non chieda pure il terzo mandato per i Sindaci".

Betty Martinelli


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