Nella convinzione che quella per il Palio sia una passione da ‘coltivare’ fin dalla prima infanzia, il capitano del Palio Gianbattista Filippone ha auspicato il coinvolgimento di tutte le scuole dell’infanzia e primarie della città al progetto “A lezioni di Palio”.
Un invito accolto con favore dalla Direzione Didattica del V Circolo che, in particolare, con le sezioni della scuola dell’infanzia “XXV Aprile” presso la scuola Rio Crosio (circa 70 bambini e 10 docenti), hanno effettuato un percorso intitolato “Il Palio e i suoi colori” che li ha coinvolti per tutto l’anno scolastico e che avrà come apice una festa in programma il 12 giugno nella palestra e nel piazzale dell’Istituto scolastico.
I bambini delle tre sezioni sono stati coinvolti nella storia della città di Asti ed hanno effettuato uscite sul territorio, per osservare i numerosi palazzi storici che caratterizzano la nostra città ed hanno permesso di fare confronti tra il passato e il presente della città: come si viveva allora e come si vive oggi, come ci si vestiva in quegli anni e come ci si veste oggi.
I bambini hanno effettuato uscite presso Palazza Mazzola, che ospita il Museo del Palio con tutti gli abiti della tradizione e conserva il senso ed il legame profondo che la città di Asti ha con la sua manifestazione di punta. I bambini hanno visitato anche l’Orto Botanico, che ha offerto uno spunto per offrire un confronto tra l’alimentazione di un tempo e la nostra attuale.
Un percorso che, come accennato, giungerà a conclusione nel pomeriggio di lunedì quando, dalle 16.15 – anche grazie al supporto dei Borghi Viatosto e Torretta, che hanno fornito tamburi e costumi – verrà proposta una sfilata del Palio in chiave moderna, una sorta di rivisitazione cui è abbinata una mostra dei lavori fatti dai piccoli paliofili e, per concludere, verrà reso omaggio ai grandi astigiani che hanno contribuito a rendere rinomata Asti nel mondo.
Il pomeriggio sarà una grande festa, con un totale coinvolgimento dei bambini perché, come ha spiegato Franco Calcagno, dirigente scolastico a capo del V Circolo: “Desideriamo che i cittadini di domani apprendano e conoscano le tradizioni del territorio, per capire meglio chi sono e quali siano gli strumenti democratici del vivere in comunità”.