La casa di riposo Papa Giovanni XXIII di Nizza Monferrato ha chiuso.
Una decisione che ha colto tutti di sorpresa e che sarebbe stata comunicata quasi a 'cose fatte'.
"È la cooperativa che la gestisce e ne dispone come crede - annota il sindaco, Simone Nosenzo - Ci dispiace molto, era un bel servizio per gli anziani nicesi e, in generale, del territorio. C'è una convenzione con il Comune, ma è una scelta della cooperativa. Molti fanno parallelismi con la casa di riposo di Asti, ma è bene ribadire che sono due cose completamente diverse: una è una struttura pubblica, l'altra è privata".
La residenza per anziani è gestita dal Gruppo Anteo, che avrebbe comunicato la decisione all'amministrazione lo scorso 28 marzo, per poi chiudere il 31.
Amareggiata anche Laura Grasso (capogruppo di Nizza Futura): "Il servizio è venuto a mancare repentinamente - spiega - martedì è stato comunicato al sindaco, il venerdì gli ospiti erano già stati trasferiti a Rocchetta. Non c'è stato alcun confronto con l'amministrazione, non c'è stata neanche la possibilità di ipotizzare un piano b. Alla fine si va sempre a scaricare i costi sui più deboli: sono comunque anziani che dall'oggi al domani vedono ribaltate tutte le loro abitudini. Non c'è stata una presa di posizione di nessun tipo da parte dei servizi sociali del Comune. Abbiamo già visto ad Asti la fine del Maina: vorremmo che la politica si occupasse anche dei nostri anziani. Questa è solo la punta dell'icerberg di una politica che tende a non occuparsi dei più deboli".
Intanto giovedì alle 18 si riunirà la commissione consiliare, per affrontare la questione.