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Sanità | 21 marzo 2023, 17:46

All'Oncologia di Asti un pianoforte per ricordare Dino e Nadia con l'associazione L'Arte del Sorriso Vip di Asti

"Sorriso" e la sua musica regaleranno momenti di leggerezza a chiunque vorrà suonarlo. Inaugurazione oggi tra commozione e progetti

Galleria fotografica di MerfePhoto

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Una storia di quella da "groppo" alla gola, di quelle che ti inondano il cuore di felicità e tristezza allo stesso tempo. Di quelle che piangi e sorridi nello stesso tempo quando vedi intorno a te la bellezza di persone che sanno andare al di là e impegnarsi ad aiutare chi sta ancora peggio.

La storia di Dino, Nadia e Sorriso

E qui c'entra sia l'andare al di là che "l'aldilà" con la storia di Dino, amante della musica e di un pianoforte, Sorriso, che donò all'amata figlia Nadia. Ma sia Nadia che Bruno sono stati rapiti da un male, quel male, che li ha portati in viaggio... Per sempre.

Ora il pianoforte Sorriso si trova nel reparto di Oncologia del Cardinal Massaia di Asti grazie a Remo, il compagno di Nadia, che ha contattato il presidente dell'associazione L'Arte del Sorriso di Asti, Beppe Pellitteri che, coinvolgendo la sua squadra di "clown" dal naso rosso, ha permesso, oggi, l'inaugurazione al Cardinal Massaia.

Spiega Pellitteri, anche lui in cura da tempo all'Oncologia astigiana: "L'associazione è nata nel 2005 anno di nascita del Cardinal Massaia per portare sorrisi ai degenti. Iniziò con pediatria e ginecologia e da poco anche in oncologia. Abbiamo pensato di fare questo omaggio, grazie anche al cuore di Nadia e Dino".

E racconta così la storia di Sorriso.

Ciao, mi chiamo Sorriso, nasco piano, crescendo forte.

Per tutti pianoforte, verticale.... Mi piace stare in piedi: Ti racconto la mia storia?

Il perché mi trovo qua?

Sono stato acquistato tanto, tempo fa da un certo signor Dino, della musica un grande appassionato, che volle donarmi alla sua amata figlia Nadia perché la melodia "rapisse" anche lei.

Ho passato con loro tanto tempo, tante carezze ho ricevuto, tutte, sui miei tasti, si sono trasformate in musica e dolce allegria.

Poi un giorno Dino e Nadia hanno dovuto fare un viaggio... quel viaggio. Io mi sono chiuso, appoggiato vicino ad un muro, triste e amareggiato, ma qualcosa doveva cambiare e io, Sorriso, che le mie corde volevo ancora far vibrare, cosa potevo fare? Chiesi quindi alla musica che mi venisse ad aiutare. 

Il compagno di Nadia, Remo, capì il mio bisogno e per darmi ancora vita si adoperò spargendo la voce.

Sarà stato fato o casualità, c'era chi mi cercava in un'altra città.

Un tipo strano, tale clown Manomano, presidente di un'associazione con un nome a me molto affine, pensate, si chiama... L'arte del sorriso... 

Ed eccomi qua donato da loro al reparto di Oncologia di Asti, pronto a regalare musica e felicità.

Fermati a suonare, ad ascoltare.

Con affetto.

Sorriso

Un pianoforte per tutti... ma proprio tutti

Il pianoforte potrà essere suonato da tutti, da chiunque lo voglia.

Marcello Tucci, primario dell'Oncologia: "Un momento importante che denota quanto la gestualità sia fondamentale. Quando si entra qui l’intensità è la prima cosa che respiri. Quando va bene e quando no.
Col tempo ho imparato che se la scienza non si accompagna alla delicatezza dei gesti, non è sufficiente".

La commozione del Prefetto

Alla presenza delle istituzioni, il pianoforte è stato inaugurato e le lacrime del prefetto, Claudio Ventrice, sono state il simbolo di questa toccante giornata.

Presente anche il sindaco, Maurizio Rasero con gli assessori Candelaresi e Giacomini.

Il direttore sanitario, Mauro Occhi, anche oncologo pediatra, ha rimarcato: "L'oncologia è la disciplina che ha capito che ci vogliono le famiglie vicine. Serve una rete di supporto e relazioni e un 'pezzo' di oggi fa parte di un percorso".

Sarà presto pronto un progetto con le scuole Monti, Goltieri e istituto Verdi.

Sorriso è stato inaugurato con le dita di alcuni volontari del sorriso e con quelle del giovanissimo Emanuele del Verdi di Asti.

Betty Martinelli

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