La siccità è un'emergenza ma non si arriverà ad un razionamento dell'acqua. E la partita dello stop ai motori diesel e benzina entro il 2035 non è ancora conclusa. Nel braccio di ferro tra Europa e il duo Italia-Germania, scende in campo anche il ministro all’Ambiente Gilberto Pichetto, ieri a Torino per un incontro organizzato da Ascom Piemonte.
"Siccità, non esiste rischio razionamento"
Il ministro ha poi analizzato l’incubo siccità che da un paio d’anni sta preoccupando e non poco il Paese: “Non esiste un rischio di razionamento nazionale, possono esserci misure ad hoc decise dai sindaci”, ha detto Pichetto, provando a tranquillizzare amministratori, cittadini, enti e categorie produttive dell'agricoltura.
“L’emergenza attuale si scontra con l’immobilismo che per anni ha caratterizzato la realizzazione di infrastrutture. Sono contrario a un commissario nazionale, c’è una Costituzione e va rispettata” ha aggiunto il ministro dell'Ambiente.
"Auto, il futuro viaggia sull'elettrico"
“Il nostro obiettivo è la decarbonizzazione ma l’elettrico è il veicolo principale per ottenerlo, non l’unico", ha poi dichiarato Pichetto sulla questione automotive. "In Europa in questo momento c’è un’accelerazione, ma la posizione dell’Italia è quella espressa durante il Governo Draghi: siamo convinti che la strada da seguire sia quella dell’elettrico, ma non può essere obbligato da normativa europea”.
Pichetto ha ricordato come già oggi vi siano evoluzioni rispetto ai motori endotermici che consentono di utilizzarli tramite carburanti sintetici o biocarburanti, che l’Italia peraltro produce. “Troveremo una soluzione, la troverà il mercato e le stesse case automobilistiche. Ho parlato con Stellantis, ci si rende conto che l’idrogeno nei prossimi anni sarà un carburante diretto per i motori endotermici”.