Riceviamo e pubblichiamo.
Considerati con interesse i reiterati inviti del Sindaco alla compartecipazione delle proposte operative per il futuro della città,
individuati anche i percorsi e i contenuti più sensibili e utili a costruire per Asti un’idea condivisa di sviluppo (ambiente, sociale, cultura),
valutata l’importanza e la potenziale concretezza che le commissioni consiliari permanenti potrebbero avere nella fase di analisi e approfondimento dei problemi,
preso atto dagli organi di informazione di come, su alcune tematiche, si siano già attivate consultazioni con il territorio (commercianti, ordini professionali, categorie produttive),
si chiede se
ci siano ragioni particolari per cui alcune commissioni (es. la V e la VIII) – particolarmente attinenti alla sostanza culturale per qualsiasi proposta di progresso e di svolta civica – siano state poco o punto convocate nel corso di quasi nove mesi, fatte salve le occasioni “oceaniche” nei momenti cosiddetti “congiunti”,
se non sia opportuno fare delle commissioni consiliari situazioni di riflessione e studio condiviso e partecipato, magari valutando la possibilità di creare gruppi di lavoro specifici,
se non sia proficuo, in occasione degli incontri con i cittadini - intesi come associazioni di categoria, ordini professionali, ma anche comitati, volontariato etc - estendere l’invito a esserci anche ai rappresentanti della minoranza, finora informata dei passi intrapresi dalla stampa o, in subordine e a posteriori, nel dibattito nelle sale del consiglio,
se non sia auspicabile che il rapporto con la città si costruisca come atto di presenza democratica, nello sviluppo del quale sia data a tutti in consiglieri l’opportunità di ascoltare e di dire.
In attesa di riscontro
Gianfranco Miroglio Europa Verde- Verdi.
Sottoscritta da Uniti si può, Ambiente Asti, Movimento 5 Stelle, Prendiamoci cura di Asti, PD