Il riconoscimento della Guida Michelin raggiunge il ristorante La Preja, una chicca tra le colline di Montabone, nell'incrocio tra la zona astigiana, langarola e appenina.
La Preja, termine piemontese per dire pietra perché ha come sfondo una muratura in pietra di Langa, tipica locale.
Il ristorante si divide in due parti: la zona estiva con veranda che permette di mangiare a bordo vigna, un panorama collinare suggestivo, e la zona invernale più rustica è calorosa, con archi in pietra e mattone.
Qui il vino fa sempre da padrone, soprattutto i rossi.
Il cuoco Niccolò Limina, di origine veronese, ha saputo inserirsi bene in un contesto piemontese. Non ha perso tempo, ha appreso i vecchi metodi di cucinare delle signore di paese, si è informato sui piatti tradizionali, scoprendo nuovi sapori e ingredienti piemontesi.
"Il lock down è stato un periodo importante per me" afferma Niccolò "perché mi ha permesso di provare più e più volte piatti tradizionali di cui non conoscevo la loro esistenza". Niccolò si è messo in gioco doppiamente: ha aperto il locale e ha proposto piatti locali pur non essendo piemontese.
Il rischio è stato elevato, ma la passione per il suo lavoro, la sua grande professionalità e l'attenzione ai dettagli lo hanno premiato.
Entrare nella guida Michelin non è semplice, significa che c'è cura nei piatti, uno studio ricercato degli ingredienti, le materie prime di alta qualità e i giochi di sapori in armonia tra loro. I piatti devono essere sempre equilibrati, le diverse combinazioni di gusti si devono mescolare in un tutt’uno, senza mai prevalere l'uno sull'altro.
Altro grande riconoscimento è il connubio tra elementi piemontesi e veneti. La Preja propone anche piatti che giocano su due tradizioni diverse,in armonia tra loro. Il risultato è la sua unicità, la rivisitazione della tradizione in chiave veneta.
I grandi classici, invece, rimangono puramente piemontesi, aggiungendo solo un pizzico di innovazione. Un ottimo esempio è la finanziera, un piatto tipico che si trova raramente nelle proposte, ma ancora molto ricercato e amato dal cliente.
Ecco perché La Preja ha deciso di tenerlo sempre in carta, per dare la possibilità di ritrovare sapori che ricordano la cucina della nonna, quella tradizionale che si va perdendo.
Per gli amanti della cucina locale si propone anche un menù degustazione, con piatti tipici piemontesi, a 35 euro.
La scelta degli ingredienti è legata al territorio: la farina per fare la pasta fresca e il pane è di Calamandrana. Eh si, servono il pane appena sfornato, ancora caldo e croccante. Sono coccole che ogni cliente vorrebbe ricevere.
Altra grande capacità del cuoco è nella lievitazione e nel preparare ogni piatto dal principio, facendo tutto a mano o al torchio, se si tratta di pasta fresca.
Non resta che fargli i complimenti per questo grande traguardo, che ogni cuoco vorrebbe ottenere, più che meritato.
Orari di apertura:
lunedì sera: 19-22
martedì-mercoledì: chiuso
giovedì, venerdì, sabato: pranzo e cena (12-15/19-22)
domenica: solo a pranzo
Ristorante La Preja
Via Roma 9, 14040 Montabone (AT)
Tel.: 379- 1919114
https://www.facebook.com/lapreja
instagram: laprejaristorante