Per accompagnarti nella lettura di questa intervista ti consiglio la canzone Mysterious, dei Talisman, contenuta nella playlist "Orgoglio Astigiano" su Spotify
Il numero di Mathew me lo dà un'amica. Mi parla dei suoi bellissimi lavori e del suo carattere particolare.
Mi dice che ama Asti e che la illustra nei suoi dipinti. Lo contatto, non prima di aver fatto qualche ricerca sui social e online. Sentivo come la necessità di dargli un volto. Eppure di lui sui social non c'è traccia. Nella mia mente è l'uomo del mistero. Una definizione che ha reso ancor più affascinante la nostra chiacchierata.
Mathew, raccontami tutto di te
Sono nato ad Asti nel 1994, sono un pittore, acquerellista e illustratore. Ho vissuto ad Asti e provincia, mi sono trasferito spesso nella vita e ora sono tornato qui. Vivo a Costigliole d'Asti.
I tuoi studi?
Dopo il diploma all'istituto d'arte di Asti ho preso un anno sabbatico e sono andato in giro, mi sono preso del tempo per viaggiare. Tornato, ho frequentato l'università di Cuneo per qualche tempo, ma non mi rivedevo nel mondo accademico, non era il mio mondo, e allora mi sono buttato sull'arte. Ho deciso di coltivarla in maniera seria, collaborando con il negozio “Belle arti di Stefano Soriani", in viale Partigiani.
Come è nata la tua passione per l'arte?
Credo sia banale da dire, ma da sempre. I primi ricordi che ho sono fogli bianchi e pennarelli e dopo... sono passato ai muri di casa (ride, ndr). Da piccolo mi piaceva un sacco.
Mathew sa proprio il fatto suo. La sua voce così decisa e matura infonde sicurezza. La modalità con cui ha scelto di raccontarsi mi ha svelato un ragazzo pieno di mondi interiori, straripante di sensibilità. Dalla sua mano escono rappresentazioni vere, che chiedono solo di essere ascoltate, oltre che viste. E io ascolto volentieri quello che ha da dirmi.
Che rapporto hai con il territorio, con l'Astigiano?
Sono cresciuto ad Asti e uno dei miei primi lavori con il negozio è stata una serie di dipinti sulle torri di Asti. Studiando all'istituto d'arte ho apprezzato anche la storia della nostra città: dalle torri alle mozzature che ci sono state nel tempo, le casate che hanno governato su Asti, gli stili diversi... a me piace rappresentare quella parte più decadente e storica dei paesaggi cittadini e Asti si presta molto, la sua architettura è molto ispirante, dà molti spunti.
Una carrellata di soggetti astigiani?
Ho dipinto qualunque angolo di Asti, ho un committente per cui ho realizzato 64 acquerelli rappresentanti le vedute di Asti. Ho dipinto persino i portoni storici della città, anche più di una volta. Inoltre, collaboro con la Fondazione Guglielminetti, nella penultima esposizione ho portato due quadri: uno è lo scorcio della Cattedrale visto da piazzetta Castigliano in acquerello e il secondo è la chiesa di Viatosto, rappresentata con tecnica mista acquerello e gouache.
E i tuoi luoghi del cuore?
Sicuramente piazzetta Castigliano, perchè ci ha vissuto una persona per me importante e poi... la torre Quartero, che ospita il Magmax, di cui sono direttore artistico. È un gran posto del cuore, mi ci trovo molto bene.
È incredibile quanta strada possano fare i giovani, i giovani astigiani. Troppo spesso queste storie stanno nella penombra, quando invece dovrebbero essere di stimolo per gli altri. Quanti giovani ci sono ad Asti, così come in Italia, che si interrogano sul loro futuro? Che si chiedono se ce la faranno? Ed è soprattutto nei momenti bui che queste storie assumono un significato profondo. Ci fanno capire che lottare per i nostri sogni ha sempre un senso. Costi quel che costi.
Asti si vuole sufficientemente bene secondo te, secondo il tuo osservatorio speciale?
Ad Asti come città in sé non manca nulla, architettonicamente parlando non le manca davvero nulla, neanche in provincia. Nell'Astigiano credo manchi un po' l'interesse al partecipare ad eventi culturali, forse non c'è un atteggiamento così propositivo. Si potrebbero fare più attività culturali, ma spesso la risposta del pubblico è scarsa. Ci sono dei movimenti che vanno incontro alla cultura e a stimolare la curiosità. Al Magmax molti bambini partecipano ai nostri eventi e la loro risposta è molto più sincera di quelli degli adulti. Sono curiosissimi. Ecco, bisognerebbe avere la loro stessa sincera curiosità.
Un consiglio ai giovani come noi?
Seguire se stessi. Se ci credi davvero e ti impegni, ce la farai. Non c'è nessun risultato senza sacrificio. E, soprattutto, ricordarsi che la tua soddisfazione non dipende dagli altri. Se è la tua natura, assecondala.
Il saluto ai lettori
Chi è Mathew
Mathew "Mat" Guiotto (14 luglio 1994) è un pittore, acquarellista e illustratore.
Conseguito il diploma all'Istituto d'Arte B. Alfieri in Restauro e Catalogazione, si destreggia nelle arti pittoriche e grafico-figurative, trovando il suo stile nella versatilità dei materiali usati nel suo studio di una pittura personale.
I suoi quadri ripercorrono la pittura paesaggistica di genere e storico-documentaristica, attraverso ricordi di viaggi cercando la valorizzazione della natura e del decadente.
Da anni collabora con il negozio "Belle Arti di Stefano Soriani" di Asti, esponendo le sue opere ed eseguendo lavori su commissione.
Tra esposizioni collettive e personale, esordisce come illustratore nel 2016 con "Recto-Verso: L'armonia degli opposti", progetto grafico-letterario indipendente, realizzato insieme alla scrittrice Cornelia Longo e Matteo Parlagreco, consistente in 12 racconti dai temi e stili diversi, con un filo conduttore ad unirli, gli opposti, ai quali sono accostate 12 tavole illustrate.
Sono seguite varie presentazioni del libro e opere personali, tra le quali Monale e la sua cittadinanza e KiwanisClub Alessandria con intervista dal vivo di Marco Neirotti (2017)
58 acquerelli rappresentati vedute astigiane compongono la collezione privata di Claudio Ratti
Dal 2021 collabora con il Magmax, Museo Astense di Geologia, Mineralogia, Arte mineraria, e X-Cristallografia ideato da Massimo Umberto Tomalino, realizzando il trompe l'oeil "Lo Scaffale delle curiosità" che funge da pannello introduttivo al museo e diverse locandine tra cui "Locandina Magmax" esposta nella teca storica del cinema Splendor in Corso Alfieri 360 e il "Manifesto sulla Luna" quest'ultimo, realizzato per la partecipazione del museo all' AstiFilmFestival tenutosi nel Teatro Alfieri per il cinquantennio dall'ultimo Uomo sulla Luna (2022).
Nello stesso anno ricopre il ruolo di direttore artistico del museo e realizza due opere paesaggistiche, "Piazzetta Castigliano" e "Chiesa di Via Tosto" per "Fondazione Eugenio Guglielminetti" con sede in Palazzo Alfieri, in occasione della mostra "Asti, piccola città".
Per contattare Mathew scrivere a: mathew.guiotto94@icloud.com