Prendendo spunto da un episodio personale, l’ex consigliere comunale M5S Giorgio Spata si appella, in veste di esponente del Comitato San Fedele, al sindaco Maurizio Rasero e all’Asp per chiedere maggior attenzione per il quartiere.
“Questa mattina – spiega Spata – mi ha telefonato mia figlia per chiedere di portarla a scuola, perché lei e un’altra ragazza non sono riuscite a salire sul bus, stracolmo di studenti, inviato dall’Asp”.
“In questo caso – aggiunge Spata – mi ci sono trovato io, ma poteva capitare a qualsiasi altro residente nel quartiere. Non è accettabile che una persona debba interrompere il proprio lavoro per porre rimedio alle carenze, peraltro più volte segnalate, di un servizio pubblico che mia figlia, come tanti altri studenti, paga regolarmente mediante abbonamento”.
“In questi anni la popolazione del quartiere è molto aumentata – argomenta ancora Spata – e di conseguenza in certi orari, come appunto intorno alle 8 di mattina, quando i bus servono a studenti e a persone che debbono andare al lavoro, è necessario che il gestore del trasporto pubblico adegui i mezzi a disposizione”.
“L’ho detto più volte anche al sindaco Rasero, che ha tenuto per sé anche la delega ai Trasporti – ha concluso Spata – e torno a ripeterglielo: il bus in servizio a San Fedele nelle prime ore della mattina è insufficiente per le esigenze del quartiere”.