Storie di Orgoglio Astigiano - 18 febbraio 2023, 12:15

Storie di Orgoglio Astigiano. I ragazzi di Indieflash: "Valorizziamo luoghi e artisti del territorio. Siamo un megafono per talenti e bellezza"

Andrea e Gabriele hanno da poco creato il progetto "Indieflash", cassa di risonanza per i talenti del territorio. Un motto? "Cerca di non cadere. E se cadi, rialzati e continua a camminare. Sarà un crescendo"

Per accompagnarti nella lettura di questa intervista ti consiglio la canzone Blue, di Eiffel 65 e Gabry Ponte, contenuta nella playlist "Orgoglio Astigiano" su Spotify

Giovani che fanno qualcosa per i giovani. Tutto questo succede ad Asti, non a Milano né a Roma.

Ad Asti, quella città a misura d'uomo che troppo spesso si dimentica di avere talenti incredibili. E questi viaggi tra i meandri dell'Orgoglio Astigiano, ogni settimana, ce lo ricordano a gran voce.

Andrea Guida, in arte Nero, classe 1995, e Gabriele Bosco, classe 1996, hanno da poco inaugurato il progetto "Indieflash". Aspettavo con grande curiosità il giorno ufficiale della presentazione al pubblico dei social: li avevo contattati a dicembre per febbraio. Incredibile quello che sono riusciti a mettere su. Li incontro al bar davanti a un caffè e subito capisco che sono un duo spaziale: Andrea parla a raffica, Gabriele gli fa quasi da coscienza, ricordandogli che ogni tanto deve prendere fiato. È stata una chiacchierata super divertente.

Ragazzi, prima di parlare di Indiflash, parliamo di voi

Andrea: ho iniziato da piccolo scrivendo testi e poesie, mio papà è un grande fan di Springsteen e Bennato. Piano piano i testi che scrivevo sono diventati canzoni e ho deciso di provarci. Poi è nata l’idea del rap. Ho iniziato così, guardando MTV, ispirandomi a Salmo. La musica live unita al rap mi ha colpito e da lì ho iniziato a fare musica. Da lì ho imparato ad ascoltarmi, a capirmi meglio e ho virato verso il pop, etichettandomi come cantautore: ora faccio sia musica che testi. E durante il Covid è nato il progetto Nero Music, con Gabriele che si occupava della parte grafica.

Gabriele: sono appassionato di grafica fin da bambino. Ho fatto l’Artistico, questa passione me l'ha trasmessa mio fratello. Dal 2020 sono fotografo e grafico di professione.

C'era un format simile a Indieflash prima?

Sì, post Covid c'era difficoltà ad esibirsi dal vivo. Così, avevamo creato qualcosa che simulasse un live, in cui gli artisti cantavano nei locali.

E po' c'è Vivo dal vivo...

Esatto, recentemente abbiamo deciso di ricreare qualcosa per valorizzare artisti locali, in maniera innovativa. Grazie al progetto grafico di Gabriele, abbiamo creato "Vivo dal vivo", che definiamo main event di Indieflash. Cerchiamo un posto particolare matchandolo al meglio con gli artisti. Ovvero, 'abbiniamo' un posto dell'Astigiano a un talento del nostro territorio. Vivo dal vivo è composto da: presentazione del posto, intervista all’artista e infine l’esibizione (musica, ballo o scrittura). Il format viene trasmesso su YouTube, perché possa essere visto comodamente da casa, come se fosse quasi televisivo. Pubblichiamo una puntata al mese. Il tutto viene realizzato con strumentazione di qualità.

Guardatelo un po'!

La reazione delle persone? Quali sono le location scelte fino ad ora?

Abbiamo riscontrato un piacevole stupore sia da parte degli artisti che da parte dei gestori dei locali. Pensavamo non ci dessero subito fiducia. Ad oggi siamo andati al castello di Frinco, nella pinseria ad Ozzano, da Monster and Brother, al Cicchetto e nella Caffetteria Mazzetti.

Come definireste il vostro rapporto con il territorio?

Con Indieflash cerchiamo di mettere in evidenza anche i punti più belli del nostro territorio, oltre che ai talenti astigiani. Siamo entrambi di Piea, molto legati alle tradizioni e al folklore di questi territori. Ci sentiamo dentro e vogliamo valorizzare l’artisticità dei ragazzi. Asti è una realtà di provincia, non è Torino, ma il potenziale c’è ed è giusto valorizzarlo. Se non ci avessimo creduto, saremmo rimasti nella nostra confront zone. Ora, però, abbiamo iniziato a muoverci.

Cosa significa essere valorizzati

Con Indieflash i ragazzi hanno deciso di aiutare gli artisti del territorio ad emergere, dedicando loro servizi grafici, foto e video, seguendoli quindi in ogni loro tappa professionale.

Un'idea di cui Asti aveva bisogno e che arriva in un momento significativo. Ad Andrea e Gabriele dico che forse potremmo muoverci insieme. Riflettiamo sull'importanza di fare rete, sul vero significato dell'essere valorizzati, su quanto sia difficile emergere in un mondo così standardizzato. Pensiamo che, pur non essendoci mai visti prima, abbiamo tanto da dirci e da condividere.

Cosa consigliereste ai giovani come noi?

Consigliamo di vivere. Troppi pensano che l'imperfezione sia da reprimere. Invece è giusto puntare sulle nostre debolezze, per valorizzarle e credere più in se stessi, inseguendo le proprie passioni, senza timori. Bisogna lavorare sulle proprie passioni, seguire un percorso, qualunque cosa accada. Perchè sarà un crescendo. A te diciamo: cerca di non cadere, e se succede, rialzati e continua. 

Asti offre poche opportunità?

Dipende dal settore. Diciamo che se non fai non puoi avere: è difficile emergere in alcuni campi, certo, ma non bisogna troppo lamentarsi e andare avanti. E a chi va via da Asti, ricordiamo di pensare sempre alle proprie origini. Se vai via, sappi che sei comunque partito da qui.

Cosa pensate serva ad Asti per amarsi di più?

Più eventi. In futuro vorremmo creare eventi che veramente valorizzino i giovani e gli artisti indipendenti. Dare un bel palco ai giovani per permettere loro di esprimersi. Vorremmo che l'arte potesse raccontare la vita di una città. Ad oggi vogliamo aiutare i ragazzi come noi. Vogliamo fare da megafono.

C'è un costo per entrare a far parte di Indieflash?

Ad oggi chiediamo solo un piccolo rimborso spese. La cosa interessante, però, è che chi entra nella famiglia sarà valorizzato da Indieflash a termpo indeterminato. Il nostro punto di forza è il mantenimento del contatto, siamo come degli zii. E poi abbiamo pensato anche alle nuove generazioni, a chi non ha mai avuto esperienza. Vogliamo dare loro una spinta, con la rubrica "New Generation".

Il videosaluto ai lettori

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Orgoglio Astigiano è un progetto che vuole portare alla luce storie di vita e di talenti del territorio, che trova il suo spazio nella rubrica settimanale “Storie di Orgoglio Astigiano”, a cura della giornalista Elisabetta Testa.

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