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Agricoltura | 07 febbraio 2023, 12:12

Il 2022 per Asti è stato l'anno più caldo, ma solo il 13esimo anno più secco dal 1913

I dati sono stati raccolti da DatiMeteoX, presentati oggi in collaborazione con la Cia di Asti. Calentini, presidente nazionale Giovani Cia: "Il piccolo agricoltore oggi soffre, in particolare per siccità e costi di produzioni alle stelle"

La conferenza stampa

La conferenza stampa

Punto stampa questa mattina nella sede di Cia Asti per parlare del futuro dell'agricoltura, tra cambiamento climatico, aumento dei costi di produzione, emergenza fauna selvatica e risorse per il settore 2023-2027.

A intervenire anche Enrico Calentini, presidente nazionale Giovani Cia, Marco Bozzolo, presidente regionale Giovani Cia, insieme a Gabriele Carenini, presidente Cia Piemonte. 

Con loro, nella tavola rotonda, anche i vertici provinciali Marco Capra, presidente Cia Asti, Marco Pippione, direttore Cia Asti e Danilo Amerio, presidente Giovani Cia Asti.

Il punto stampa è stata occasione per analizzare i dati locali e nazionali, illustrare le linee guida della Conferenza economica nazionale (Roma, 8-9 febbraio) e presentare le prossime iniziative territoriali.

Inoltre, Cia ha avviato una collaborazione con l'associazione Dati MeteoX, rappresentata dal presidente Luca Leucci, per rilevare dati meteo nell'Astigiano, oltre che per rilevare i cambiamenti nel terreno.

L'appello al ministero

A esordire il presidente provinciale, Marco Capra: "Chiediamo alla Regione di avviare un dialogo con il Ministero, per facilitare l'accesso alle domande per ricevere aiuti economici. Chiediamo di modificare il bando, per poter dare aiuti concreti alle nostre aziende, in difficoltà a causa della grave siccità". 

Siccità: i numeri e le stazioni meteo nell'Astigiano con DatiMeteoX

A fargli eco lo stesso Leucci, che ha presentato i dati relativi alla siccità nell' Astigiano. 

Il Piemonte a livello europeo risulta il territorio più penalizzato dal punto di vista della siccità, con un deficit compreso tra -30 e -50% della piovosità, per il solo anno 2022.

Nello specifico, Torino ha un deficit che supera il 60%; il 2022 è stato l'anno più secco mai rilevato dal 1803, così come l'anno più caldo. 

"Nel 2022 - spiega Leucci - con la Cia abbiamo installato diverse stazioni meteo sul territorio. Siamo riusciti a installarne quattro, a Portacomaro, Canelli, Asti e Costigliole, in noccioleti o vigneti".

"L'obiettivo - spiega - è fornire dati meteo di qualità, oltre che creare una banca data, grazie a un effetto rete di facile accessibilità".

Zoom: Asti (dati capoluogo e non provinciali)

Nello specifico, ad Asti il 2022 è stato l'anno più caldo, ma non il più secco, come nel caso di Torino.

Dal punto di vista termico, l'estate e l'autunno sono state le stagioni più incredibili. L'estate 2022, infatti, è stata quella più calda.

Dal punto di vista pluviometrico, ad Asti c'è stato un deficit del 30% di piogge: un deficit importante, ma comunque meno marcato rispetto a Torino.

Ad Asti il 2022 è stato solo il 13esimo anno più secco dal 1913. L'estate 2022 ha registrato un +34% in termini di piovosità, anche in seguito ai forti temporali registrati. 

Giovani e territorio

"Purtroppo il dato di ritorno dei giovani in agricoltura è negativo - spiega Calentini - La complessità di questi anni sta impattando notevolmente sulle aziende. Il piccolo agricoltore soffre, in particolare per i costi di produzioni alle stelle. Rincari incredibili e prezzi che non subiscono lo stesso incremento. L'accesso alla terra, inoltre, spesso è un problema: spesso i terreni sono in affitto e non si riescono ad acquistare a causa dei prezzi inaccessibili".

"L'agricoltura è un settore per i giovani - aggiunge - ma devono essere consapevoli di questo settore e di cosa vogliono proporre. Serve puntare sulla qualità e farlo anche a livello globale. Infine, siamo molto soddisfatti della misura del ricambio generazionale in agricoltura".

Dal nazionale al regionale

A livello piemontese le dinamiche sono più positive. Spiega Bozzolo: "Oggi più che mai è fondamentale l'analisi dei dati per giovani agricoltori che intraprendono questo percorso. Cerchiamo di essere ottimisti: se un giovane vuole entrare in questo settore ci sono ancora strumenti e risorse per farlo".

Dal regionale al provinciale

A fargli eco anche Danilo Amerio: "Siamo una zona molto virtuosa, ma serve valorizzare i giovani, seguirli non solo a livello economico, ma anche in un percorso di incentivo a migliorarsi".

Carenini: "La peste suina è emergenza anche di ordine pubblico"

A chiudere la conferenza stampa le parole di Gabriele Carenini, presidente Cia Piemonte. 

"Le problematiche principali sono la siccità e la fauna selvatica in eccesso - spiega - La peste suina non è più solo di carattere agricolo, ma anche di ordine pubblico. E' un'emergenza straordinaria, fuori controllo, che va affrontata con strumenti straordinari. L'Astigiano è una delle province più virtuose per abbattimenti: è una marcia buona ma non sufficiente". 

Elisabetta Testa

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