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Sanità | 24 gennaio 2023, 14:07

I servizi sanitari piemontesi sono a rischio chiusura a causa della carenza di personale

Lo ha affermato Francesco Coppolella, Segretario regionale NurSind Piemonte

Coppolella ritratto (da Merfephoto - Efrem Zanchettin) nel corso di un incontro svoltosi ad Asti

Coppolella ritratto (da Merfephoto - Efrem Zanchettin) nel corso di un incontro svoltosi ad Asti

"Il fabbisogno di personale presentato dalle ASR in Piemonte è solo una goccia nel mare rispetto alla carenza reale di personale", ha dichiarato Francesco Coppolella, Segretario regionale NurSind Piemonte.

"Gli operatori sono fino ad ora disponibili a continui provvedimenti emergenziali che si sovrappongono ad altri interventi urgenti, mentre continuano ad accumularsi migliaia di ore di straordinario e centinaia giornate di ferie non godute. Se la Regione Piemonte pensa si possa andare avanti in questo modo si rischia seriamente di chiudere i servizi."

Coppolella ha poi aggiunto che le risorse assegnate non sono in grado di sopperire alle svariate carenze strutturali di personale negli ospedali e che la riforma territoriale sarà impossibile da realizzare senza nuove risorse. "La Regione Piemonte ha infatti assegnato alle ASR i fondi previsti dal DL 34 2020 per il potenziamento delle terapie intensive e sub intensive, al potenziamento dell'ADI e l'assunzione degli infermieri di famiglia, ma tali finanziamenti non ci sono e non sono a disposizione delle aziende. Finanziamenti oggetto di richiesta già di numerosi chiarimenti da parte nostra che compaiono sempre sulla carta e spariscono sempre nei fatti."

Coppolella ha inoltre criticato la tendenza a esternalizzare i servizi e l'utilizzo dei finanziamenti per l'assistenza domiciliare invece che per assumere nuovo personale. "Nei piani triennali non vediamo processi di reinternalizzazione. La Regione Piemonte, dovrebbe entro sei mesi dall'istituzione dell'azienda zero, presentare il piano socio sanitario regionale e ancora non sappiamo nulla. Il confronto con le parti sindacali non esiste, non è esistito per il piano straordinario".

Il segretario Nursind ha sottolineato l'importanza di un'adeguata dotazione di personale per garantire la qualità dei servizi sanitari e la sicurezza degli operatori e dei pazienti. Ha chiesto alla Regione Piemonte di mettere in atto misure per aumentare il numero di personale e di investire in formazione e aggiornamento professionale. Ha inoltre sollecitato una maggiore trasparenza e un confronto costante con le parti sindacali per garantire che i finanziamenti siano utilizzati in modo efficace e che i piani triennali siano adeguati alle esigenze del territorio e del personale.

“Non è neanche più tollerabile il continuo annuncio ad incentivazioni e a tavoli che non sono mai arrivati. Prendiamo atto che non vi è disponibilità. La misura è colma, ha concluso.

Redazione

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