Storie di Orgoglio Astigiano - 07 gennaio 2023, 11:45

Storie di Orgoglio Astigiano. Martina, da Portacomaro a Bologna: "Mi manca il suono che fa l'Astigiano, tra boschi e mistero"

Martina Spertino, giovanissima musicista e cantautrice, si racconta: "Asti l'ho portata con me nella mia musica. Per me è una culla, mi manca la sua protezione, ma ne parlo senza malinconia"

Martina Spertino e le foto degli ultimi concerti

Per accompagnarti nella lettura di questa intervista ti consiglio la canzone Un bricolo di allegria, di Blanco e Mina, contenuta nella playlist "Orgoglio Astigiano" su Spotify

 

Con Martina non ci sentivamo da un po', ma dai suoi social avevo intuito si fosse trasferita.

Martina Spertino è una ragazza giovane e intraprendente, la cui voglia di vivere di sola musica è talmente evidente da sembrare ovvia. Il suo talento si palesa con forza a tutti coloro a cui stringe la mano, ma soprattutto la sua voglia di farcela, che cresce a vista d'occhio ogni giorno di più. Concordiamo un'intervista dall'oggi al domani. Diciamo più una...chiacchierata tra amiche, davanti a un caffè virtuale.

Martina, partiamo dall'inizio. Come e quando è nata la tua passione per la musica?

La musica, più che essere una passione, è parte di me e lo era ancor prima che nascessi. Ho sviluppato questa passione un po' in solitudine: ero spesso da sola in casa e, per esorcizzare il silenzio, cantavo. La mia voce diventava la mia compagna preferita di giochi.

Parliamo dei tuoi studi

Canto da quando ne ho memoria, studio invece da 10 anni: prima al Conservatorio Giuseppe Verdi di Asti, poi alla Gypsy Music Academy di Torino, successivamente nella sede vercellese dell’Accademia Lizard e infine per il conseguimento del Bachelor Of Arts, nella sede bolognese della University Of Bedforshire. Anche per questo motivo ho deciso di trasferirmi a Bologna: frequentare le lezioni online non era più sostenibile per me.

Come definiresti il tuo rapporto con l'Astigiano?

Il mio cuore è a Portacomaro, dove ho sempre vissuto e dove ho iniziato a studiare canto. Il mio luogo musicale del cuore è sicuramente il Verdi di Asti, così come lo Spazio Kor: sono posti impressi nella mia memoria e a cui voglio molto bene. Mi hanno formata tantissimo sul mestiere più che sulla tecnica dello spettacolo.

E dal punto di vista di terra, di territorio?

Adoro i boschi, i sentieri che sono attorno a casa mia, tra le viti e le vigne, i paesini che percorro sempre e che conosco come le mie tasche. Se cerco ispirazione non vado ad Asti, ma in campagna.

Dicevi di questo rapporto particolare con i boschi astigiani?

Ci sono sempre andata con papà, fin da piccolina. Il bosco per me è un ambiente di famiglia, per cui ho rispetto e in cui mi comporto quasi come un animale: se sento persone avvicinarsi, quasi mi ci nascondo dentro. Voglio essere parte del bosco, che è, di fatto, il tema delle canzoni che sto scrivendo: il vento, i sentieri, le vie sono temi ricorrenti nelle mie produzioni. Il bosco come luogo da tutelare e da cui farsi accogliere.

Il suono dei luoghi e l'Orgoglio Astigiano

E Martina del suono dei luoghi se ne intende, al punto tale da averci fatto un progetto, tra i vincitori di "Scouting". Il progetto ha dato vita a diversi concerti inediti per dare luce ai luoghi dell'Astigiano e alla musica che c'è dentro: dal rumore delle tradizioni al suono innato che si nasconde dentro le colline, passando per le emozioni racchiuse in uno strumento.

Martina, come mai hai deciso di trasferirti a Bologna?

Ho iniziato a frequentare gli studi a Bologna già nel 2021, ma dopo il primo anno frequentato online sono arrivate alcune opportunità lavorative, che mi hanno spinta a voler finire gli studi in presenza. Bologna mi ha offerto delle possibilità lavorative più importanti.

Cosa non è riuscita a darti Asti in tal senso?

Asti da questo punto di vista è cambiata molto. È un'ottima città se vuoi fare cose che sono già state 'sdoganate'. Se invece vuoi fare cose diverse e sperimentali, giovani, percorrendo vie poco battute, è più difficile, gli spazi sono pochi. A Bologna è più facile sperimentare, ci sono più possibilità anche per sperimentarsi come artista.

Quali sono i progetti su Bologna in questo momento?

Dal primo singolo, "Spell and Cast", uscito nel maggio scorso (CLICCA QUI per rileggere l'articolo, ndr.) sto lavorando a un album di inediti scritti tra Bologna e Asti, che daranno una fotografia del mio percorso artistico di autrice. Parallelamente lavoro con "Dance in Classic", un tributo alla musica anni 90, fatta con quartetto d’archi e strumenti acustici, riarrangiata nei teatri. E poi con la band Punti di Vista, un gruppo nato nel 2009 che ha girato l'Italia, aprendo ad artisti come Cristina D'Avena.

L'ultima tua esperienza sul palco?

È stata a Capodanno, con la band Punti di Vista. È stata la nostra data zero: nel senso, la prima data della band con me all'interno. Abbiamo cantato e suonato davanti a 4mila persone a Cattolica. Abituata al mio bosco di Portacomaro, beh, è stato davvero emozionante.

Ti manca Asti?

Diciamo che l’ho portata con me nei miei racconti, ma mi manca molto la cultura del buon vino. Mi mancano il paesaggio, i miei boschi… perché il suono che c’è qui a Bologna è diverso. Per i suoni qui non c’è nulla che 'tappi': passa un treno a chilometri di distanza e tu lo senti. Perché è tutto piatto. Mi manca la protezione che sento quando sono in un bosco. Qui non è possibile non essere visto, nell'Astigiano invece lo era. Manca quel velo di mistero che aleggia nell'Astigiano. Asti città non mi manca, ma perché in questo momento sento di avere uno sguardo al futuro. Asti per me è stata una culla, ma poi si va avanti. Ne parlo spesso di Asti da quando sono a Bologna, ma senza malinconia.

Il videosaluto agli amici de "La voce di Asti" sulle note di Spell and Cast

BIOGRAFIA: CHI È MARTINA SPERTINO

Martina Spertino è una giovane cantante, musicista e performer.

Collabora con il dipartimento di ingegneria cinematografica del Politecnico di Torino nel 2017 e frequenta il seminario propedeutico di recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 2018 con insegnanti di talento come Ejana Popova, Mirella Bordoni e Vito Mancusi.

Si forma prima al conservatorio "Giuseppe Verdi" di Asti dove inizia a sviluppare concetti di performing art grazie al Teatro della Crescita, dal 2013 al 2016. Successivamente si forma alla Gypsy Music Academy di Torino partecipando a masterclass della rinomata vocal coach Cherly Porter ed Erika Biavati e studia in Lizard Academie Musicali sotto la guida di Alex Saitta. Studia pianoforte con Carlo Gaudiello.

Attualmente frequenta la University of Bedforshire, nella sede bolognese Music Academy nella quale sta conseguendo il Bachelor Of Arts in Music Performance.

Il suo concetto di arte è poliedrico e innovativo: oscilla tra la ricerca tecnica e una sensibilità spontanea frutto di anni di ricerca e lavoro. Questi elementi costituiscono la performer eclettica che è oggi, spesso impegnata nella rappresentazione del mondo attuale. Questo background contribuisce a rendere il suo lavoro “Ai margini delle discipline artistiche”, potendo avvalersi di una vasta commistione artistica mostrata sul palco.

Gli attuali progetti musicali ruotano attorno ai generi rock e pop. Infatti, grazie agli anni di studio, ha perfezionato le tecniche caratteristiche di ognuno di questi diversi generi, al punto di diventare insegnante di canto moderno nel 2019.

Nel 2021 vince il Bando Scouting della Provincia di Asti e realizza “Il Suono Dei Luoghi” il suo primo spettacolo di musica inedita, creata a partire dal campionamento dei suoni caratteristici della sua terra.

Nel 2022 pubblica nell’ambito del progetto musicale L’Hivèr il suo primo singolo “Spell and Cast”, con la collaborazione di Samuele Poletti, Sergio Todaro e il produttore Leonardo Viviani.

Sul palco suona, canta e si esprime.

Link al sito web: www.martinaspertino.com


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Orgoglio Astigiano è un progetto che vuole portare alla luce storie di vita e di talenti del territorio, che trova il suo spazio nella rubrica settimanale “Storie di Orgoglio Astigiano”, a cura della giornalista Elisabetta Testa.

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