Per il Papa in arrivo ad Asti, tra i regali che fino a ieri sono stati consegnati in vescovado, anche un presepe realizzato dai detenuti del carcere di Asti, tramite l'associazione Effatà.
Sono presepi costruiti in modo artigianale con una maestria eccezionale da un detenuto del circuito "alta sicurezza", un uomo di 65 anni, napoletano, G.C., per tutti Dudù
"A vederlo - sostengono dall'associazione - ci si domanda, guardandogli le mani così grandi da chiedersi come faccia a maneggiare piccolissimi pezzi. per costruire piccole casette, con tanto di addobbo all'interno delle stesse. Lui è di Santa Chiara, quartiere del centro storico a due passi da quel San Gregorio Armeno noto in tutto il mondo proprio per la realizzazione di presepi".
In occasione della visita del Santo Padre, dalla direzione della Casa di Reclusione , in accordo con il vescovo mons. Marco Prastaro, è venuta la proposta di salutare il suo arrivo donandogli, durante la permanenza in vescovado, un presepe realizzato da Dudu’ insieme ad alcuni pensieri e scritti dei detenuti.
I presepi di Dudù saranno in esposizione e acquistabili, il sabato e la domenica pomeriggio fino al 18 dicembre, presso la bancarella situata sotto i portici Anfossi. L’iniziativa è inserita all’interno del progetto “ANCHE COSE BELLE”, che ha avuto il Patrocinio dal Comune di Asti, "con l’intento di far scoprire alla cittadinanza che: anche in un contesto del tutto particolare si possono realizzare cose belle, appunto".
La Casa di Reclusione di Asti, nel quadro degli scopi previsti dalla Costituzione e dall’Ordinamento penitenziario, è da tempo impegnata sul fronte della promozione di attività rieducative in favore della popolazione detenuta, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, al fine di dare concreta attuazione al mandato istituzionale di cui all’art. 27 della Costituzione.
La raccolta di fondi servirà per finanziare le attività all’interno dell’Istituto realizzate dall’Associazione di volontariato penitenziario EFFATA’ di Asti.