Politica - 17 novembre 2022, 12:51

Si vota su Venturini e gli uomini dell'opposizione lasciano l'aula

Protesta in Consiglio comunale correlata al post anti-Boldrini del consigliere. Briccarello (Uniti si può) attacca maggioranza e Giunta: "Passi uno scivolone, ma non ignorare completamente la tematica del linguaggio sessista"

Nell'immagine (ph. Efrem Zanchettin - Merfephoto) un momento dell'intervento di Vittoria Briccarello, rimasta in aula insieme alla collega Maria Ferlisi. A fine articolo altri scatti relativi la seduta del Consiglio

Nella stessa seduta in cui è stata votata all’unanimità la concessione della cittadinanza onoraria a Papa Francesco (CLICCA QUI per rileggere l’articolo), il Consiglio comunale cittadino ha visto anche l’attuazione di un momento di protesta da parte dei consiglieri di opposizione.

Nel momento in cui è iniziata la discussione relativa l’ingresso del consigliere Roberto Venturini nella Commissione Cultura, che l’esponente di Fratelli d’Italia è candidato a presiedere, tutti i consiglieri maschi dell’opposizione sono usciti dalla sala, lasciando in rappresentanza delle minoranze Vittoria Briccarello (Uniti si può) e Maria Ferlisi (Partito Democratico)

La protesta, ovviamente correlata ad un post Facebook anti-Boldrini pubblicato dallo stesso Venturini (CLICCA QUI per rileggere l’articolo), è stata organizzata non soltanto in ‘risposta’ a quel post “Ma anche – come ha precisato la consigliera Briccarello, da noi interpellata – in relazione alle non risposte conseguite”.

BRICCARELLO: DA MAGGIORANZA E GIUNTA SOLO 'NON RISPOSTE'

“Abbiamo visto un post infelice – ha proseguito -, che ha in sé una matrice di sessismo molto evidente. Era rivolto all’Onorevole Boldrini, ma indipendentemente da chi sia la destinataria e da chi lo rivolge, la sostanza non cambia. Venturini non ha mai chiesto scusa per quel post, ma soprattutto abbiamo registrato le ‘non risposte’ da parte della maggioranza e la non presa di distanza da parte dell’assessore alle Pari Opportunità Eleonora Zollo, che ha ritenuto un eventuale presa di distanza sarebbe stata ‘un atto doloso’. Tutto ciò è gravissimo”.

I colleghi sono usciti per evidenziare sdegno e rammarico, oltre che per esprimere solidarietà a tutte le donne e prendere la distanza dall’operato di Maggioranza e Giunta – ha proseguito Briccarello –, mentre io e la collega del PD siamo rimaste in aula perché le battaglie per i diritti vanno condivise. Io le condivido e combatto tutte come fossero mie, ma sono convinta che la legittimità di esse spetti sempre a chi porta le dirette conseguenze delle offese, quindi in questo caso tutte le donne”.

"GRAVISSIMO SI IGNORI LA TEMATICA DEL LINGUAGGIO SESSISTA"

“In quell’aula, ieri sera, si è parlato tanto di Fraternità ha concluso – e mi sarebbe davvero piaciuto che quel concetto così importante fosse stato applicato anche nell’affrontare in modo costruttivo questa vicenda e rimarcare l’importanza del linguaggio. Viviamo in un Paese in cui ogni 72 ore una donna viene uccisa, da un ex o dal compagno, quindi la tematica del linguaggio sessista è attualissima e gravissima, perché ci condiziona fin dalla nascita. Posso anche capire uno scivoloni sul singolo caso, ma non che venga ignorata un’intera tematica”.


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