Abbiamo interpellato il sindaco Maurizio Rasero in merito alle contraddittorie informazioni, che in questi giorni si moltiplicano sui gruppi social astigiani, relative chi si dovrà accollare i costi degli interventi di messa in sicurezza per la visita del Papa.
“Voglio premettere che mi spiace dover perdere del tempo a rispondere a una minoranza di ignoranti che utilizzano il web per sfogare frustrazioni personali – ha esordito – e sottolineare che, quando ci si trova in una situazione di questo tipo, il Comune, qualsiasi sia il Comune, non ha alcun margine di scelta: ci si deve attenere a standard di sicurezza sotto molteplici forme”.
“Sulla carta – ha aggiunto il primo cittadino – queste spese spettano a noi, comprese quelle relative gli interventi effettuati da società private che poi ci manderanno il rendiconto di quanto sono stati ‘costretti’ a fare. Però stiamo verificando attentamente con altre istituzioni cittadine ed enti, pubblici e privati, come ripartire queste spese”.
“Stiamo facendo un grande lavoro che, probabilmente, ci consentirà di non addebitare alcunché ai cittadini astigiani. Ma, se anche non avessimo trovato i fondi per coprirle senza toccare le casse pubbliche, di fronte a una visita di tale importanza avremmo in ogni caso speso quanto necessario. Sia perché, come ho premesso, non ci sono alternative, e sia perché è palese l'importanza di una visita di una figura quale quella del Santo Padre”