La scorsa settimana è stato presentato alla Triennale di Milano il Calendario Lavazza 2023. Quest'anno l’obiettivo è sui bar, a celebrare, più che i piaceri della pausa caffè, la bella e varia umanità che ospitano e rappresentano.
Il tema mi piace, ancor più se declinato su realtà non propriamente urbane come le mie e quelle di molti altri fortunati. Bar, mondi, in cui tutti sono benvenuti, tutti sono invitati, tutti sono accolti senza distinzioni, come nelle immagini Lavazza, a firma della fotografa e filmmaker americana Alex Prager. Foto che parlano di inclusività e di incontri. Di umanità al bar. Impossibile non apprezzare la celebrazione di luoghi dove ancora si guarda più alla sostanza che alla forma, e non solo nel bere o nel mangiare, dove ti puoi prendere sosta dall‘io per tuffarti nel noi, dove il politically correct non è mai stato di moda e le differenze tra fasce sociali, siano d’età, sesso, potere d’acquisto o livello culturale, restano fuori dalla porta.
Luoghi veri che adoro. Prima di tutto per l’assenza di qualcuno che pretenda d’essere più di quel che è, e mi allineo volentieri nella loro celebrazione quali luoghi di socialità e di profonda umanità. Li celebro da assiduo frequentatore, certo di trovarvi sempre incontri e personalità. La personalità di un bar di paese, volete mettere? La bella e varia umanità che ci si trova? A seconda degli orari cambiano volti e suoni: dai commenti corali alle solite quattro notizie della prima mattina, fino al battere le tavole nel giocare a carte o all’incrociarsi di chiacchiere pacate tra conosciuti e sconosciuti di fine giornata. Luoghi dove far felice Leonardo Da vinci nel suo Saper ascoltare significa possedere, oltre al proprio cervello, il cervello degli altri.
Sarebbe allora interessante seguire l’esempio della Lavazza con un contest fotografico per raccontare qualche bar dell'Astigiano, roccaforti di umanità da proteggere e valorizzare quali veri patrimoni della nostra Comunità. Ognuno di voi sono certo avrà il suo preferito e almeno un cellulare per fotografarne ambiente ed emozioni. E allora l’invito è di farlo, magari aggiungendo alle immagini qualche parola sul dove, cosa e perché, per poi inviarle a info@lavocediasti.it. Il primo risultato sarà la loro pubblicazione e poi si vedrà se farne uscire anche altro.