La straordinaria figura di Adriano Olivetti. Paolo Bricco, giornalista del Sole 24 Ore, presenta il suo ultimo libro “Adriano Olivetti, un italiano del Novecento”, edito da Rizzoli. Lunedì 24 ottobre alle 21. Intervengono Luigi Florio e Manuela Furnari.
Quella di Adriano Olivetti è una figura straordinaria: un imprenditore illuminato che offre assistenza sanitaria e fa costruire case, un asilo nido, una biblioteca all’interno della fabbrica per i propri dipendenti. Un mito dell’industria, della creatività e della cultura italiana nel mondo, valido ancora oggi: nel 2018 il complesso di architetture industriali di Ivrea è stato riconosciuto Patrimonio Mondiale dall’Unesco. Ma per comprenderne pienamente l’eccezionalità occorre riportare Adriano Olivetti anche alla sua dimensione storica di uomo, capace di grandi intuizioni e nello stesso tempo di vivere contraddizioni e debolezze.
Chi riesce a fare tutto questo è Paolo Bricco nel suo ultimo libro Adriano Olivetti, un italiano del Novecento, pubblicato da Rizzoli, che in pochi mesi è già alla seconda edizione.
Giornalista del Sole 24 Ore, esperto di storia economica e contemporanea, Paolo Bricco sarà ospite della Biblioteca Astense lunedì 24 ottobre, alle ore 21.00. Dialogherà con lui, l’avvocato Luigi Florio, presidente dell’ “Associazione Italia-Israele”. Modererà l’incontro Manuela Furnari. L’evento è organizzato da “Gli Argonauti”, associazione culturale che da dieci anni promuove iniziative legate in particolare modo alla valorizzazione del territorio e all’imprenditoria, in collaborazione con la Biblioteca.
Il libro di Paolo Bricco è il risultato di dieci anni di ricerche, con documenti inediti che mettono a fuoco ogni aspetto della vita di Adriano Olivetti: dai legami con il padre a quelli con le donne, e soprattutto con Paola Levi, sorella di Natalia Levi Ginzburg che di Adriano offrirà un acuto ritratto in Lessico famigliare; dal rapporto con il fascismo agli avventurosi rapporti, caduto il regime, con i servizi segreti inglesi e americani, fino alla politica, il suo “demone”.
Un libro che guarda indietro, ma anche avanti, con "l’auspicio -scrive Paolo Bricco- che, in un periodo drammatico come il nostro, Adriano Olivetti possa essere una fonte d’ispirazione per chi lavora e guida un’impresa, opera a favore degli altri e studia, cerca la sua verità e ha passione politica, cade e soffre, sbaglia e ama".
Per informazioni: tel. 335.7692793