Attualità - 29 settembre 2022, 13:40

Vacanze nell’Astigiano dolci come il miele

Invito a regalarsi un tour tra i cinque apicoltori dell’Astigiano premiati nel concorso Grandi Mieli d’Italia, tra posti bellissimi e grandi prodotti dell’alveare

Nel principale concorso tra i grandi mieli d’Italia sono stati appena premiati cinque apicoltori dell'Astigiano. Si sono portati a casa ben 22 Gocce d'Oro. L'invito ad apprezzare anche voi i loro fantastici mieli può diventare un’ottima motivazione di tour tra posti bellissimi e Gocce d'Oro.

Tour che potrebbe partire da Villanova d'Asti a incontrare Marco Chiri, premiato con due Gocce per il suo miele di Castagno e per il Millefiori e con una Goccia d'Oro ad Acacia e a una seconda tipologia di Castagno. Nel centro storico del suo paese non perdetevi l’antico palazzo comunale, d’origine quattrocentesca, la torre tardo medioevale, simbolo del comune, e l’Ala, storica tettoia del mercato che ancora oggi lo ripara ogni settimana, così come manifestazioni tipo l’Elogio della bionda in corso durante questo fine settimana, festa-mercato dedicata a una grande tipicità del posto: la gallina bionda. Il meglio però secondo me lo trovate subito fuori con le due Bisocche, cinquecentesche torri d’avvistamento, e quello spettacolo che sono il campanile e il castello di Corveglia.

Seconda tappa a Cunico, dall'Apicoltura Vallera per assaggiare il Millefiori di alta montagna delle Alpi di Davide Bosio, premiato con due Gocce d’Oro e per scoprire il meglio della rigogliosa natura che circonda il bel borgo del Nord Astigiano, assieme a perle come la chiesetta campestre di San Martino di Ponengo di origine romanica e riedificata a fine '500, imperdibile per posizione e fattezze, e un posto assai particolare, la stazione sulla rinata linea ferroviaria Asti-Chivasso, edificio assai interessante, del 1921, che rappresenta uno dei rari esempi italiani d'architettura dello svizzero J. Sutter. Edificio che, dopo undici anni, rivedrà passare domenica prossima, 2 ottobre, la mitica littorina di un tempo diretta alla Fiera Nazionale del Tartufo di Montiglio.

Pochi chilometri e siete a Camerano Casasco da Tak di Polyagrinova che di Gocce ne ha vinte ben nove con l'unico tre Gocce d'Oro piemontese, un grandioso miele di Rododendro, due Gocce al suo Castagno e al Tarassaco e una Goccia d'Oro per un’altra tipologia di Castagno e per il Millefiori. Anche il suo borgo è ricco di eccellenze. Da non perdersi l’imponente castello, quello del confino di Balbo e Pellico, e gli incredibili stucchi della parrocchiale. Esuberanti decorazioni che rivestono le cappelle laterali ed il presbiterio con uno straordinario insieme di cicli narrativi, realizzato tra il 1630 e il 1660. Non perdetevi neppure la chiesa romanica di san Bartolomeo, costruita su una piccola altura poco fuori paese, immersa nei boschi ondulati della riserva naturalistica. Posto di pace, profumi, luce ed emozioni.

Quarto stop a Portacomaro da Laura Gavello di Il miele di Laura G. per degustare il suo Millefiori, che s’è portato a casa due Gocce d'Oro, e il miele di Castagno, una Goccia. E poi l’antico Ricetto del paese, del decimo secolo, oggi splendida terrazza panoramica sull'Astigiano arricchita dai piaceri dell’Enoteca del Grignolino, ospitata nel suo torrione, e l’affascinante chiesa romanica di San Pietro che custodisce un piacevole ciclo d’affreschi quattro-cinquecenteschi. Chiesa edificata ad inizio 1100, ottimo esempio del migliore Romanico Astigiano, assai caratteristica nel suo esterno di blocchi di tufo alternati a filari di mattoni.

Per chiudere, Refrancore da La Piccola Mieleria di Kristian Merlone che ha conquistato due Gocce d'Oro con un ottimo miele d'Acacia. Alla sommità della collina più elevata del borgo, nel cuore dei resti del ricetto quattrocentesco, non perdetevi l'antica chiesa di San Martino, eretta alla fine del XVI secolo nella parte più verde e affascinante del posto e, poco più in basso, il campanile di San Sebastiano, simbolo del paese che si erge con delicata fattura settecentesca e una singolare pendenza verso le case sottostanti. Buon tour.

Davide Palazzetti