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Attualità | 08 settembre 2022, 07:20

A rischio chiusura il Parco d'Arte Quarelli di Roccaverano. "Chi è fuori dai circuiti ministeriali è considerato un dissidente"

Lo rende noto la direzione artistica, Agenzia Cru, che ha lanciato una petizione su Change.org. Domenica scorsa annullata improvvisamente la quarta edizione del Festival Colline d’Arte

Homo Homini di Francesco Lupo, una delle opere del parco

Homo Homini di Francesco Lupo, una delle opere del parco

Il Parco d’Arte Quarelli di Roccaverano rischia di chiudere.

A renderlo noto, anche con una petizione su Change. org, l'Agenzia Cru, che da quattro anni cura la direzione artistica del Parco.

Un gioiello di arte contemporanea privato (ospita anche una celebre collezione privata, la Collezione Basso, al di fuori di qualsiasi circuito museale), unico nel suo genere, che ricopre una superficie di circa trenta ettari su cui sono disseminate ben 64 installazioni artistiche opera di 46 diversi artisti

La natura fa da 'selvaggio' contorno all'arte, tra paesaggi e opere, una sorta di  grande giardino artistico tutto da esplorare e vivere e indubbiamente uno dei parchi più suggestivi del Piemonte.

Presto però, pare debba essere smantellato per problemi burocratici. Secondo l'agenzia, il Responsabile Unico del procedimento (RUP) del Comune, sostiene che le opere sarebbero illegali.

Annullata con una telefonata dei carabinieri la manifestazione di domenica

Domenica scorsa è stata annullata la prevista IV° edizione del  Festival Colline d’Arte, senza alcun preavviso agli organizzatori e con la telefonata da parte dei carabinieri. Erano coinvolte 8 aziende e due associazioni.

"Quest’anno - sostengono gli organizzatori - abbiamo avuto la soddisfazione di avere il supporto e il patrocinio del Comune di Monastero Bormida, del Comune di Bubbio, della Proloco di Merana. Il nostro fine è di consolidare un circuito virtuoso che crei un indotto turistico, dati gli ingenti afflussi al parco, per tutto il territorio; una “vetrina” dei prodotti enogastronomici, artigianali e dei servizi che favorisca la crescita organica in ambito economico e produttivo per le nostre colline e possa catturare l’attenzione sia dei turisti, ma anche i flussi di de-urbanizzazione, per far rivivere le tante cascine e borghi abbandonati".

"Lo abbiamo saputo da un giorno all'altro"

"Abbiamo investito tempo e risorse per far conoscere una delle meraviglie della Langa e a trasformare un parco privato in un indotto da 10.000 persone l'anno di cui la metà si fermano sul territorio Alta Langa Valli Bormida per degustare i prodotti enogastronomici tipici, scoprire le tante attrattive ed iniziative artistiche e naturalistiche, usufruire di una nascente rete di servizi per i turisti che poi diventano servizi anche per gli abitanti", scrive l'agenzia Cru che sottolinea: "Lo abbiamo saputo da un giorno all'altro tramite un paio di mail ed una telefonata".

Senza troppi giri di parole la direzione artistica lancia l'accusa: "Se si è fuori dai circuiti ministeriali e privi del sostegno delle fondazioni bancarie e fate arte e cultura sarete perseguitati come pericolosi dissidenti".

La petizione

"Noi - rimarcano- non chiediamo fondi pubblici per il parco d'arte contemporanea più grande ed importante d'Italia, e non partecipiamo alla corsa ai bandi regionali, ministeriali o di fondazioni bancarie, ci piace l'idea di essere completamente liberi da qualsiasi pastoia politica. Facciamo tutto da noi".

E lanciano una petizione su Change.org, per raccogliere firme per "poter continuare a lavorare e a far lavorare un territorio che per anni è stato economicamente represso- area marginale - area interna grazie ad una risorsa unica come il Parco d'Arte Quarelli".

In attesa di conoscere le motivazioni di questa paventata chiusura, le firme, da una richiesta iniziale di 100, stanno veleggiando verso le 200.

Possono le opere d'arte essere 'illegali'?

Betty Martinelli

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