Cultura e tempo libero - 12 agosto 2022, 16:15

Da Asti al Burkina Faso: storia di Silvia, amante dell'arte a tutto campo, che vive in Africa ma torna alle radici

Figlia del compianto ex preside Serafino Ferraris, esporrà le sue opere al Foyer delle Famiglie, dal 26 agosto, con la mostra 'Rifrazioni'

Silvia Ferraris con la famiglia

Sarebbe molto felice l'amatissimo ex preside astigiano, Serafino Ferraris, morto circa un anno fa, di sapere che sua figlia Silvia ha deciso di allestire una mostra proprio ad Asti, anche per ricordarlo.

Una bella storia quella di Silvia Ferraris, 45 anni, che da Asti è partita per seguire un sogno in Burkina Faso scoprendo uno Stato che le ha rubato il cuore e conoscendo Didier che con lei ha formato una famiglia anche con l'arrivo di Ilesdore e Mathis.

Per qualche settimana Silvia sarà ad Asti con la famiglia e allestirà una mostra al Foyer delle Famiglie di via Milliavacca.

Il titolo della mostra crea il senso dei giri immensi della luce e dell'amore. "Rifrazioni - infiniti percorsi di luce", sarà visitabile da venerdì 26 agosto alle 19.30 per circa un mese.

"Gli acrilici si soffermano - spiega Silvia - sulle connessioni intime dell'anima e sulle forme universali del sentimento di padre e figlia".

Nel laboratorio di Amelia Platone

Educatrice professionale con ramificazioni nel sociale e nell'arte, ha studiato a Torino, laureandosi in Scienze della Comunicazione e poi in Scienze dell'Educazione. Da piccola ha frequentato il laboratorio dell'astigiana Amelia Platone.

Da giugno 2014 va in Burkina Faso dove si occupa di progetti di arteterapia in scuole e centri di accoglienza; è fondatrice e coordinatrice di Waga Studio, associazione e centro culturale di attività benessere, sportive ed artistiche per adulti e bambini.

Non solo, anche ballerina, è performer al Festival di Performance di Ouagadougou 1° edizione  con "Et si moi je suis toi. Les restes de la vie".

"Mi sentivo più affine a un paese di lingua francofona, anche se conoscevo meglio l'inglese, spiega mentre racconta la sua vita con passione, poi ho conosciuto quello che è diventato mio marito, Didier che è un burkinabè. I nostri figli hanno 8 e sei anni, a loro parlo sempre delle tradizioni, cultura e cibo italiano. La nostra scelta di vivere in Burkina è stata condivisa. Qui la qualità di vita per le famiglie è alta, c'è molto tempo dedicato ai bambini".

L'amore per i Paesi in via di sviluppo

La famiglia vive nella capitale, Ouagadougou, e i suoi bimbi, che frequentano una scuola internazionale, crescono con i tanti cugini. "Ho sempre avuto voglia di visitare luoghi esotici e lontani, scoprire quelli in via di sviluppo - rimarca - e dopo il lavoro con i minori stranieri non accompagnati, il mio desiderio 'scalpitava' e allora sono partita".

Il Burkina che la ha accolta come arteterapeuta ha innescato in Silvia la voglia di tornare a immergersi nella pittura e anche la morte del papà ha contribuito alla voglia di esporre da dove è partita.

Vernissage della mostra 'Rifrazioni', venerdì 26 agosto alle 19.30.

Alcune opere che saranno esposte ad Asti