Questa mattina, dalle 10.30, la Cattedrale di Asti ospiterà una solenne celebrazione in suffragio del cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato emerito e decano emerito del Collegio cardinalizio del Vaticano, deceduto in Vaticano nella notte tra venerdì e sabato scorsi.
Originario di Isola d’Asti, il religioso 94enne aveva rivestito l’altissimo incarico nella diplomazia vaticana con ben due papi: Giovanni Paolo II, che lo aveva nominato nel 1991, e Benedetto XVI fino al 15 settembre 2006, quando il pontefice aveva accettato le sue dimissioni dall’incarico per raggiunti limiti di età. Una seconda rinuncia, quella a decano del Collegio cardinalizio, era invece stata accolta il 21 dicembre 2019 da Papa Francesco.
Dal 1959 componente del servizio diplomatico della Santa Sede, dal 1977 al 1988 nunzio apostolico (ovvero ambasciatore) del Vaticano in Cile, nei decenni trascorsi nell’ambito diplomatico Sodano ha maturato una vastissima esperienza e una profonda conoscenza della geopolitica internazionale. Attirandosi però anche pesanti critiche per la gestione dei dossier relativi gli abusi su minori perpetrati da parte di preti e vescovi, da più parti ritenuta non sufficientemente efficace.
“E’ stato un grande uomo del suo tempo, che non ha mai dimenticato le sue origini astigiane – lo ha ricordato monsignor Marco Prastaro, vescovo di Asti, che stamattina officerà la celebrazione in suffragio – Anzi è stato sempre molto presente per la comunità astigiana e di Isola d'Asti". Operando anche, in modo decisivo, per rendere possibile la Visita Pastorale nell’Astigiano di Giovanni Paolo II, avvenuta nel settembre 1993.
“Appena nominato vescovo di Asti ci incontrammo – ha ancora aggiunto monsignor Prastaro – e mi regalò una sua personale croce pettorale, che indosserò alla cerimonia di suffragio che si terrà alle 10.30 in Cattedrale”. Per suo espresso desiderio, la salma di monsignor Sodano riposerà nella cripta della Cattedrale di Asti, accanto a quelle dei vescovi della città.