Hanno voluto dimostrare che il passaggio, all'interno del mercato di piazza Alfieri, è stretto e pericoloso, inscenando una protesta singolare.
Oggi, nel primo pomeriggio, una decina di ambulanti di piazza Alfieri, penalizzati dalla nuova, recente, sistemazione, hanno 'sbaraccato' in anticipo chiudendo gli ombrelloni e tentando di uscire dalla piazza con i loro furgoni, non riuscendoci per via dei corridoi stretti e della presenza degli altri banchi.
Sul posto anche i vigili urbani
Alcuni di loro hanno chiamato le forze dell'ordine e sul posto, dopo un'oretta, sono arrivati gli agenti della polizia locale.
A mettere in scena l'ennesima protesta una decina di commercianti, 43 le firme raccolte.
"C'è poco da sistemare - spiega Brunoro Monteleone, ricordando che il vicesindaco Coppo aveva promesso una sistemazione - si devono togliere i parcheggi. Dobbiamo essere ben sistemati come categoria. È una vergogna, volevamo una piazza più omogenea invece è una fregatura, alcune sistemazioni non sono raggiungibili".
Amo il mercato di Asti ma...
A fargli eco Yang Zhenghai: "Il mio posto angolare era vicino alla farmacia e si lavorava bene, ora in mezzo non viene più nessuno, stamattina ho incassato 100 euro. Non si lavora più e non si può andare via prima come sarebbe nel nostro diritto. Costa meno non aprire, lavoro qui da vent'anni e il mercato di Asti mi piace molto, ma così non ne vale la pena".
Raffaela Gigliodoro, Cristiano Maschio e Salvatore Resina, la commissione mercato di piazza Alfieri, rimarcano: "L'assessore e vicesindaco deve fare riferimento a noi come commissione e invece parla con tutti tranne che con noi. Non sta cercando un dialogo, noi siamo stati eletti ufficialmente dagli ambulanti. Ogni giorno che passa ci sono persone che non mangiano, si spende solo per raggiungere il posto di lavoro".
Intanto è stata fatta denuncia ai carabinieri "A seguito della nuova mappa dei banchi, si legge, risulta impossibile per gli ambulanti entrare e uscire dall'area mercatale poiché gli spazi tra i banchi sono di 220 metri non rispettando il regolamento nazionale di sicurezza che prevede una distanza minima di 350 metri"
Il mercato così però è più ordinato
Cosimo vende tende da tanto tempo e pensa che questo modo di protestare non sia costruttivo: "Le critiche ci stanno - rimarca - ma dovrebbero essere costruttive. Sicuramente occorre rivedere gli spazi ma quando ci hanno spostato, lo avevano detto che avrebbero ricollocati i banchi in modo più funzionale, una volta viste le anomalie. Purtroppo eravamo abituati ad un contesto più disordinato, ora dobbiamo stare in certi stalli. In tanti anni che faccio questo lavoro, posso dire che finalmente è stato a preso a cuore il problema del mercato. Deve esserci beneficio sia per noi che per gli utenti".