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Al Direttore | 17 marzo 2022, 17:10

Il sindaco di Torino boccia la raccolta verticale. Uniti si può: "E noi la introduciamo"

Mauro Bosia e Michele Anselmo analizzano la situazione in una nota stampa

Il sindaco di Torino boccia la raccolta verticale. Uniti si può: "E noi la introduciamo"

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa di Mauro Bosia e Michele Anselmo (Uniti si può), in merito alla raccolta verticale dei rifiuti.

Il presidente Imerito, il sindaco Rasero e l’assessore Berzano l’hanno pomposamente chiamata “raccolta verticale”, vendendola come il miglior sistema del mondo per la raccolta rifiuti. In realtà come ben sanno i cittadini, vittime della sperimentazione ad Asti, si tratta di un ritorno al passato, con cassonetti sparsi sui marciapiedi nei quali si depositano i sacchetti dei rifiuti. Un modello superato da 20 anni,  che va nel senso opposto rispetto alle normative le quali chiedono un servizio che garantisca sempre maggiori percentuali di rifiuti differenziati ed una tariffa puntuale per l’utenza, senza considerare le conseguenze negative in quanto a cattivi odori, rifiuti abbandonati, proliferazione di insetti e topi.

Come abbiamo affermato più volte, l’operazione che sta dietro questa pomposa “raccolta verticale” è mirata a diminuire i costi, riducendo il personale, ed aumentare i profitti per il Socio di minoranza di Asp, Iren.

Ora è il sindaco di Torino Lo Russo, dopo aver fatto due conti,  ha confermato quello che diciamo noi. Egli ha affermato che Torino è sporca e le isole ecologiche sono fuori controllo a causa dell’abbandono dei rifiuti. Tutti questo mentre Amiat, la municipalizzata di Torino di proprietà di Iren che vende i suoi camion rotti ad Asp e dalla quale abbiamo copiato il modello di raccolta verticale, ha avuto un utile di 13 milioni di euro! 13 milioni di euro, al netto di quanto incassato dal Comune di Torino per il servizio di raccolta rifiuti, servizio pagato dalle tariffe dei cittadini, per una città sporca, per eco isole di raccolta tenute vergognosamente, per sporcizia e sacchetti sparsi e abbandonati che dilagano ovunque. Lo Russo è passato all’attacco e chiede l’assunzione di 100 netturbini per mettere una pezza alle tante discariche a cielo aperto che si sono create in città. Noi, che siamo fortunati e non abbiamo ancora introdotto questo modello, chiediamo l’immediata sospensione del progetto di raccolta verticale.

Quando nella Commissione consiliare abbiamo chiesto i dati sulla sperimentazione in atto non abbiamo avuto risposte sui luoghi dove è stata avviata né, tanto meno, sul raffronto tra i conferimenti della raccolta porta a porta suddivisa secondo i vari materiali, con il nuovo sistema di raccolta verticale. Dopo questa presa di posizione di Lo Russo, Imerito Berzano e Rasero hanno ancora il coraggio di dire che si tratta del sistema di raccolta migliore del mondo??

La raccolta verticale è un’operazione che mira ad archiviare definitivamente non solo il sistema “porta a porta” ma l’intero sistema della raccolta differenziata in quella logica del “trita e porta a bruciare” tanto cara ai vertici delle multiservizi. Tutto ciò in attesa che atterri, come già dichiarato, un inceneritore ad Asti, naturalmente di ultima generazione.

Ad Asti dobbiamo rassegnarci al destino torinese senza riuscire ad assumere nessuno, anzi perdendo posti di lavoro?

Mauro Bosia e Michele Anselmo

Al direttore


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