Politica - 26 novembre 2021, 09:32

Berzano: “L’interpellanza sul ‘Modello verticale’ è un attacco politico”

“Se Bosia, Anselmo e Malandrone fossero venuti alla riunione convocata per illustrare il progetto avrebbero avuto tutte le risposte”, aggiunge l’assessore all’Ambiente

L'assessore comunale all'Ambiente Renato Berzano

“I consiglieri avranno tutte le risposte che chiedono, però voglio sia chiaro che non mi sta affatto bene che prima non si presentino ad una riunione appositamente convocata per illustrare il sistema, per poi far polemica sui giornali una ventina di giorni dopo”.

Pur non facendo venir meno la pacatezza che chiunque abbia avuto modo di parlarci gli riconosce, l’interpellanza sul ‘Modello verticale’ di raccolta dei rifiuti adottata da Asp - presentata dai consiglieri di minoranza di “Uniti si Può” Mauro Bosia e Michele Anselmo e dal consigliere di “Ambiente, Asti” Mario Malandrone (CLICCA QUI per rileggere l'articolo) - non è proprio piaciuta all’assessore comunale all’Ambiente Renato Berzano.

Che ‘contesta’ loro non certo i contenuti del documento, più che legittimo nell’interlocuzione politica tra Amministrazione e consiglieri comunali, quanto piuttosto le modalità, ritenendo espressamente l’interpellanza un attacco di natura politica anziché una richiesta di chiarimenti.

APPENA SEI CONSIGLIERI ALLA RIUNIONE DEL 3 NOVEMBRE

“Il 3 novembre – ha affermato Berzano – ho appositamente convocato una riunione della Commissione Ambiente, estesa a tutti i consiglieri, per illustrare loro il progetto di raccolta verticale. Con me erano presenti il dirigente del mio Ufficio e i vertici di Asp, compresi il presidente Fabrizio Imerito e l’amministratore delegato Giuseppe Cagliero. Per cui, se fossero venuti a quella riunione, avrebbero potuto ottenere tutte le risposte che ora richiedono”.

“Proprio per consentire a più consiglieri possibile di essere presenti – aggiunge ancora l’assessore – nonostante la riunione fosse convocata per le 18.30 abbiamo atteso fino alle 19.15, per fornire un maggior margine, ma ciò nonostante erano presenti solo in sei: Motta, Amasio e Ragusa da principio, cui poi si sono aggiunti Ferlisi, Filippone e Garrone. Quindi quattro consiglieri di maggioranza e due, Motta e Ferlisi, di minoranza”.

I tre firmatari dell’interpellanza, invece, non si sono visti conclude Berzano – Per cui mi sembra evidente che quell’interpellanza sia stata scritta e comunicata ai giornali principalmente per portare un attacco politico all’Amministrazione”.


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