Il braccio di ferro tra Comune e ambulanti di piazza Alfieri continua.
Dopo che il sindaco, Maurizio Rasero e l'assessore al Commercio, Marcello Coppo hanno reso noto che il Tar ha respinto la sospensiva e resta così valida la delibera che ha decretato lo spostamento del mercato di piazza Alfieri, gli ambulanti tornano a far sentire la loro voce.
"Non c’è stata alcuna sentenza del Tar - scrive la commissione Mercato Piazza Alfieri -. Il Tribunale Amministrativo semplicemente non ha accolto la nostra richiesta di sospendere l’iniqua disposizione dei banchi in piazza Alfieri, decisa dal Comune di Asti, esclusivamente perché si tratta di una forma sperimentale e limitata nel tempo.
Secondo il Tar, non risulterebbero danni gravi tali da giustificare il suo intervento, ma per i commercianti la situazione è differente, dato che, rimarcano "anche un solo giorno di lavoro in piazza Alfieri con banchi che non rispettano le distanze di sicurezza previste dalla Legge, ne possono causare: per questo anche solo sul parere del Tar abbiamo immediatamente proposto ricorso al Consiglio di Stato. Ma, ribadiamo, non c’è nessuna sentenza definitiva: quella arriverà con il tempo. Così come arriverà con il tempo la risposta alla nostra richiesta di revisione delle graduatorie che, sempre secondo la legge, deve essere fatta sulla base delle anzianità delle licenze e non delle concessioni".
Per la commissione di piazza Alfieri, l'ipotesi del mercato "diviso in due", nuoce alla città.
"Il nostro è un mercato bello da percorrere, in sicurezza, passeggiando senza fretta fra i banchi, distanziati ma contigui. Come del resto si fa in quasi tutte le città d’Italia, come del resto anche una parte della maggioranza di questa Giunta, quella che esprime gli assessorati alla Cultura ed al Turismo, propugna, da prima ancora di noi. Con gli ambulanti a coprire, per intero, con i loro banchi le circonferenze delle Piazze. Qualsiasi turista lo sa e lo potrebbe confermare. Ma, da noi no. Da noi si vuole spezzare invece di unire".
Gli ambulanti sostengono si voglia fare un mercato di seri A e uno di serie B, imponendo le decisioni dall'alto.
"Delle nostre attività già martoriate dai mesi di chiusura del Covid, non si vuole tenere conto, se non a parole. Quella di creare un centro bello ed attrattivo per la città e per i turisti. No, questo non si vuole fare e si vuole andare avanti per la propria strada. Pazienza: attenderemo la sentenza dal Tar, che non è ancora giunta, nonostante i proclami di vittoria. Attenderemo il pronunciamento del Consiglio di Stato. Attenderemo, le risposte dei Vigili del Fuoco sulle distanze, e del Comune sulle graduatorie. Attenderemo pazienti, Perché le Giunte passano ma noi siamo su questa piazza da generazioni e vogliamo restarci".