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Scuola | 06 marzo 2021, 18:00

Al Pellati di Nizza Monferrato sta per concludersi il pon "I nuovi esploratori d'Europa"

La Dirigente Lupori: "Un'occasione importante per studenti e scuola"

Al Pellati di Nizza Monferrato sta per concludersi il pon "I nuovi esploratori d'Europa"

Sta per essere chiuso anche il pon "I nuovi esploratori d'Europa", attivo al Pellati di Nizza Monferrato.

L'attività prevedeva la realizzazione di un progetto, articolato in tre sotto azioni: “Competenze di base", comprendeva un modulo di Inglese e uno di Francese, propedeutici rispettivamente al modulo di  “Mobilità transnazionale” , che è stato realizzato con il soggiorno linguistico a Cork, e al modulo di “Potenziamento linguistico e CLIL”.

L’obiettivo di questo modulo era consolidare la conoscenza della lingua francese, come veicolo per favorire la Cittadinanza Europea degli studenti coinvolti. Le attività sono state divise in due sezioni: la prima ha realizzato un output multimediale in lingua francese, dove è realizzata una mappatura delle principali aree di produzione del vino in Europa, con l’indicazione, per quelle della Francia, delle caratteristiche e delle peculiarità che attengono alle sfere afferenti ai diritti, all’economia, al senso di appartenenza, al contesto socio-culturale.

La seconda ha riguardato il consolidamento di quanto appreso (seppur in forma destrutturata) durante la prima fase. 

In questo progetto sono state svolte 22 ore, corrispondenti a un finanziamento di  2838,48 euro, a copertura del lavoro dei docenti. 

"Era la prima volta che partecipavo ad un pon e nel tutor prof. Marco Forin ho trovato un collega con cui ho collaborato benissimo. Ho trovato  anche un gruppo di ragazzi volenterosi. Abbiamo lavorato sulla pronuncia, anche attraverso gli scioglilingua e poi abbiamo iniziato a lavorare sulla preparazione della certificazione”, dichiara la professoressa Sylvia Pouzet

La Dirigente Matelda Lupori ha commentato: ”Il progetto è stato un'occasione importante per gli studenti ma anche per la scuola, che ha potuto sperimentare, in aggiunta all'attività curricolare che già è di alta qualità, un insegnamento laboratoriale del Francese, partendo dal confronto tra le caratteristiche del nostro territorio e quelle delle zone della Francia a vocazione vitivinicola”.

Redazione

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