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Economia e lavoro | 03 febbraio 2021, 07:00

Brexit: spedire in Inghilterra cosa cambia?

Con la Brexit cosa cambia per le spedizioni inglesi? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Brexit: spedire in Inghilterra cosa cambia?

Come ben saprai l'Inghilterra ha scelto di uscire dall’Unione Europea e a Natale del 2020 si è finalmente raggiunto l’accordo finale tra le nazioni per l’uscita della nazione. Questo accordo lo conosciamo tutti con il nome di Brexit e ne abbiamo sentito parlare per mesi al telegiornale. Sono tante le domande che la popolazione europea, compresa la popolazione italiana, si pone in merito a questa questione. Una tra queste domande è sicuramente quella che riguarda le questioni amministrative ed economiche che cambieranno per chi vuole spedire in Regno Unito con corriere. In questo articolo proveremo a darti una risposta più precisa in merito alla questione.

Cosa dicono le statistiche?

Tra l’Inghilterra e l’Italia c’è sempre stato un proficuo scambio commerciale non solo tra aziende e fornitori ma anche tra cittadini normali che sceglievano di acquistare prodotti da aziende inglesi e viceversa. È normale perciò farsi alcune domande su come cambierà d’ora in poi il commercio italo-inglese. Secondo quanto riportano alcune statistiche l’export italiano potrebbe subire delle perdite soprattutto per quanto riguarda i settori legati ai mezzi di trasporto e alla meccanica strumentale, ma sono a rischio anche chi si occupa di vino e spumante. Queste stesse perdite le riceveranno anche i singoli venditori, chi si occupa di vendita al dettaglio e chi ha un e-commerce online con vendita a clienti privati. Le perdite sono dovute ai possibili cambiamenti che potremmo vedere in arrivo in merito alle spedizioni dirette nella Gran Bretagna.

Come funzionerà la spedizione inglese?

Per quanto riguarda gli scambi internazionali si è stabilito che ci sarà un accordo a tariffa zero quindi non ci saranno applicazioni di nuove tariffe commerciali sulle merci britanniche. Ciò vuol dire che le aziende per il momento almeno e se l’accordo rimane valido potranno continuare a commercializzare tranquillamente i loro prodotti, ciò però non esclude l’esistenza di dazi e dogana che torneranno attivi sia per le merci in entrata che per le merci in uscita per la Gran Bretagna.

Cambia solo per chi acquista?

No il cambiamento riguarderà tutti, dai grandi colossi ai piccoli commercianti fino alla produzione al dettaglio. Ogni singolo utente che vorrà prenotare una spedizione online, anche si ritroverà davanti alla necessità di pagare il dazio doganale. Questo perché con l’uscita dall’Unione Europea la Gran Bretagna verrà considerata come la Cina, L’America e tutte le altre nazioni per cui viene pagato il dazio doganale. Questa norma è entrata in vigore il 01 gennaio 2021, quindi automaticamente il costo di una spedizione dall’Italia verso l’Inghilterra sarà maggiorato rispetto a qualche mese fa.

Tempi di spedizione?

Anche i tempi di spedizione cambieranno dal momento che si deve passare per i controlli doganali. Quindi se si decide di spedire un pacco in Inghilterra non ci si può aspettare i stessi tempi di consegna che c’erano a dicembre. Poi c’è la questione resi che è ancora da risolvere ed è ancora molto controversa. Molto spesso i resi sono a carico dei clienti e quindi per questo ci si affida a servizi online per la spedizione di un pacco al negozio d’acquisto, questo però ci mette davanti alla necessità di pagare un dazio e alla possibilità di pagarlo due volte, una volta quando spediamo il reso ed una volta quando ci viene restituito il prodotto corretto. Su questo si sta ancora lavorando per ora l’unica certezza è che i costi e i tempi di spedizione saranno maggiori rispetto a un paio di mesi fa.

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