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Attualità | 11 gennaio 2021, 11:17

Covid-19, focolaio alla Casa di Riposo Monsignor Marello di Asti, positivi 80 ospiti su 110. Sei i decessi

Molti di loro sono asintomatici, positiva anche la direttrice della struttura e più della metà del personale. Nella prima ondata non erano emersi casi

Covid-19, focolaio alla Casa di Riposo Monsignor Marello di Asti, positivi 80 ospiti su 110. Sei i decessi

Una struttura che aveva gestito in modo esemplare la prima ondata, ma che purtroppo, con la seconda, ha visto contagiata una buona parte di ospiti e personale, anche se molti di loro (la metà) fortunatamente sono asintomatici.

La Casa di Riposo Monsignor Marello si sta trovando ad affrontare un’emergenza con la quale a marzo, in piena pandemia, non aveva dovuto fare i conti. Nonostante tutte le precauzioni in atto da quei momenti, sono un'ottantina gli ospiti positivi e poco più della metà del personale, 6 i decessi di cui 2 in struttura.

A rendere noti i dati, Padre Roasio, che dirige la Casa Madre. "C'è preoccupazione - spiega - soprattutto tra i parenti che vengono regolarmente informati dagli infermieri. Anche i Nas e l'Usca tengono la situazione sotto controllo.

Due piani interamente dedicati

Praticamente due piani dedicati, ospitano i positivi e più della metà del personale è in quarantena, una situazione precipitata intorno a Natale e ora, pur nel totale rispetto di tutte le norme, non si nasconde la preoccupazione.

Durante la prima ondata era stata stipulata una convenzione con il Centro diagnostico Cernaia di Torino per processare, nel loro laboratorio, i tamponi effettuati a ospiti o personale nel caso in cui ci fossero sospetti, come qualche linea di febbre per gli ospiti, qualche contatto sospetto per il personale.

Anche al Marello si erano quindi attivati fin da subito in caso di necessità l'isolamento dei residenti e l'allontanamento del personale di servizio, in attesa del referto del tampone, che è possibile ricevere entro le 24 ore dei giorni lavorativi.

È difficile anche reperire nuove risorse e si sta cercando di non far mancare assistenza a nessuno – spiega Stefano Calella, segretario generale Cisl di Asti, referente per le case di riposo – il Marello è una casa di riposo e come tutte le altre è stata colta di sorpresa da questo virus. Stiamo parlando di strutture socio assistenziali e non sanitarie, per cui l’organizzazione non è medica. E i pazienti continuano ad essere seguiti dai loro medici di famiglia. Certo il Marello aveva avuto risultati straordinari nella prima ondata, sono riusciti a tenerla fuori. Purtroppo ora è successo quello che non doveva succedere. Oggi nell’Astigiano è difficile trovare una struttura che non abbia contagiati”.

Sospeso al momento il piano vaccinazioni

Purtroppo questa situazione frena anche il piano vaccinazioni e al momento, pur essendo ovviamente nel programma, nessuno è stato ancora vaccinato.

Positiva al Covid anche la direttrice della struttura, Donatella Ciaceri che da 15 giorni si trova in quarantena.

“Il personale storico è davvero dedito e responsabile e lavora sotto stress da mesi, sono eroi tutti i giorni, ora purtroppo devono stare lontani dalla struttura”, conclude Calella.

Betty Martinelli

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