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Attualità | 11 gennaio 2021, 07:31

Arrivano le “zone bianche”, ma il Piemonte ne è escluso. Almeno per ora

Oggi - lunedì 11 gennaio - incontro con i governatori per concordare i parametri. Lo stato di emergenza potrebbe allungarsi fino al 30 giugno

Palazzo Regione Piemonte, sotto il sole

Immagine di repertorio

Nella tavolozza dei colori ideata dal governo in questo periodo di emergenza sanitaria, da oggi potrebbe aggiungersene un altro: il bianco.

Nella zona bianca ci sarà libertà di spostamento e tutte le attività saranno aperte: una sorte di isola felice che sarà sicuramente per pochi e i cui parametri si decideranno oggi, lunedì 11 gennaio, consultando scienziati e governatori, ma appare scontato che non potrà essere oltre un Rt pari a 0,50.

L’obiettivo è quello di premiare le aree più virtuose e di proteggere quelle che non sono ancora sotto controllo per l’alto numero di contagi ma anche di far ripartire l’attività sportiva, pur mantenendo il coprifuoco dalle 22 alle 5.

Proprio per questa mattina ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha convocato i governatori per affrontare e condividere ogni punto da inserire nel provvedimento.

Vediamo come se la caverà il Piemonte che, per ora, ha un Rt che va verso l’uno. Sempre in questo incontro, dovrebbe essere comunicata anche la decisione, di prorogare lo stato di emergenza almeno fino al 30 giugno. Nelle “Regioni bianche”, potrebbero riaprire i luoghi della cultura, come musei, teatri, sale da concerto e cinema. I bar e i ristoranti lavorerebbero senza limiti di orario e anche piscine e palestre tornerebbero a funzionare a pieno ritmo. Sempre però mantenendo le regole base di contenimento, come mascherina obbligatoria, distanziamento e divieto di assembramento.

NaMur


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