Per il deputato astigiano Paolo Romano, recentemente espulso dal Movimento 5 Stelle è arrivato il decreto di archiviazione per il caso "Vacanze Renziane". Il decreto è stato emesso dal giudice Guido Salvini della Procura di Milano, dopo le istanze dell'avvocato Alberto Pasta e ora è definitivamente fuori da qualsiasi accusa.
I fatti si riferiscono al 2015 quando il deputato decise di rivelare sul suo blog i presunti retroscena delle "Vacanze Renziane". L'ex premier Matteo Renzi, infatti, venne accusato da Romano di avere utilizzato un volo di Stato per portare in vacanza a Courmayeur moglie e figli. Si trattava di un Falcon 900, un aereo molto costoso, con cui l'ex premier si sarebbe fatto una vacanza familiare "grazie alle tasche degli italiani".
Romano dopo aver rischiato un processo e di dover rispondere in tribunale all'accusa di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio. ora è stato prosciolto da ogni accusa, secondo la Procura, in prima istanza, il deputato non avrebbe dovuto divulgare queste informazioni, che dovevano rimanere segrete.
"Per reati di questo tipo la pena prevista varia dai 6 mesi ai 3 anni. Il reato, però, non c'è, aveva da subito sostenuto l'avvocato di Romano Alberto Pasta, perché manca l'elemento costitutivo del reato, ossia la segretezza. Non c'è stato nessun pericolo per il volo di Renzi perché Paolo Romano ha denunciato solo dopo che l'ex premier è atterrato. Non critico assolutamente la Magistratura, ma non condivido la sua posizione. Non ci avvaliamo dell'immunità parlamentare. Siamo tranquillissimi, se non verrà archiviato il caso ci difenderemo nel processo, non dal processo. Convintissimi che non ci sia nulla. Esistono persino applicazioni per telefoni per verificare ogni tipo di rotta, compresi i voli di Stato, a testimonianza del fatto che i voli non sono un segreto".
Soddisfatto l'avvocato che rimarca: "La mia contentezza è duplice perché lo avevo detto che l'accusa non stava in piedi e un giudice di valore come Salvini ha concordato sulle mie considerazioni. Questo non è un reato".
Spiega Romano: "Questo decreto ha confermato la piena legittimità dei miei comportamenti, che erano mirati a denunciare quello che personalmente continuo a ritenere un enorme spreco di soldi pubblici, un conto è utilizzare questi mezzi per spostamenti motivati da esigenze istituzionali, ben altra cosa è utilizzarli per portare la famiglia a fare la settimana bianca” continua Romano: “mi spiace però constatare come il M5S non abbia più creduto in questa battaglia, abbandonando sia me che l’altra persona coinvolta in questo procedimento, nonostante le mie richieste di attivare una tutela legale, tramite il cosiddetto 'scudo della rete'".