"Decine di migliaia di nostri mezzi garantiscono, ogni giorno, la distribuzione delle merci negli oltre 8mila comuni della Penisola. Per continuare a garantire questo servizio è necessario che vengano mantenuti i servizi di base per i nostri autisti. La chiusura dei bar, ristoranti e ogni tipo di luogo di ristoro alle 18 rischia di metterli in seria difficoltà". È la denuncia del presidente di Confartigianato Trasporti del Piemonte, Aldo Caranta.
In Piemonte le imprese artigiane che lavorano nel comparto trasporti e logistica sono 6.249 e danno lavoro a circa 12.500 addetti.
"Le strutture nelle autostrade - prosegue Caranta - non sono sufficienti a garantire degli standard dignitosi ai lavoratori del comparto che molto spesso si trovano alla mattina molto presto oppure a fine giornata nella rete comunale, provinciale o statale, luoghi in cui ha valore il nuovo Dpcm. Se i nostri luoghi di ristoro chiudono alle 18, alla stessa ora per protesta, anche gli automezzi potrebbero smettere di circolare e rientrare a casa non portando a termine le loro consegne".
"Gli autotrasportati - conclude Caranta - sono mesi che chiedono di veder riconosciuto il loro ruolo strategico nelle filiere economiche del Paese e continuano a non venire in alcun modo tutelati. Inizialmente acclamati da eroi, con questo provvedimento non vengono riconosciute le loro esigenze basilari".