I legami tra Astigiano e Roero è risaputo quanto siano antichi, a partire dal nome di quest’ultimo, mutuato da una tra le principali famiglie astigiane ai tempi del massimo sviluppo, anche territoriale, del libero Comune di Asti.
Dal medioevo ad oggi molto è cambiato, ma queste due aree del sud Piemonte hanno mantenuto viva la loro caratterizzazione vitivinicola, rafforzata e sviluppata nel tempo, a dimensione umana.
Oggi, con il fiorire di denominazioni sia vinicole che territoriali nate per promuovere differenze e valori, gli antichi legami potrebbero apparire affievoliti. E’ bello allora trovare storie che, invece, li rinsaldano.
Una, recente, riunisce un allevatore di Mombercelli (Cascina Cisi) con un vignaiolo di Govone (Dei Masè). Il loro punto d’incontro: uno spettacolare lardo arrotolato stagionato nel fieno, spezie ed erbe aromatiche. Lavorato a mano con tutto l'amore e la passione di Alessandro, senza uso d'alcun conservante. Passione e ricerca fino a decidere d’arricchirlo con i profumi di un grande Roero Arneis. Quelli del vicino. Quelli di Gianni, scoperti per caso nel filosofeggiare su natura, terra, uomo.
Due territori, e due persone a dimostrare che insieme è meglio. Basta assaggiare il loro lardo.