Novità in vista per la questione Conbipel.
Questa mattina si è svolto un incontro tra l'azienda e i sindacati, dopo la notizia di qualche mese fa di tre possibili investitori interessati.
Purtroppo, però, il tentativo di ridefinizione degli assetti societari non è andato a buon fine. L'investitore, infatti, su cui sindacati e lavoratori avevano riposto molte speranze, non ha completato l'offerta.
È stata quindi richiesta l'Amministrazione straordinaria. Entro 30 giorni si insedierà un commissario, chiamato a valutare la situazione e ad esprimere un giudizio entro un mese dal suo insediamento.
Il commissario dovrà quindi comunicare se l'azienda è in grado o meno di andare avanti con le proprie risorse.
"C'è forte preoccupazione tra i lavoratori ed era molto grande la speranza su questo investitore. Come sindacato, ci preoccupa la parziale vendita dell'azienda e lo spacchettamento dei negozi. Sicuramente, non appena si sarà insediato il commissario, chiederemo un incontro urgente", commenta Mario Galati, Segretario generale Filcams Cgil Asti.
Un epilogo deludente, anche per la UilTuCS, amareggiata per il fallimento del tentativo di ridefinire gli assetti societari.
"La preoccupazione per il futuro occupazionale di migliaia di dipendenti è davvero grande, e a questo punto – spiega Paolo Andreani della UILTuCS nazionale – è necessario il coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico che possa agevolare l’amministrazione straordinaria e la ricerca di investitori in grado di assicurare liquidità per sostenere la continuità aziendale”.
La UilTuCS, intanto, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, prosegue il suo impegno per scongiurare il fallimento.
L’amministrazione straordinaria potrebbe aprire la strada alla vendita parziale della rete di vendita o peggio ancora alla messa in discussione della continuità aziendale. Occorre lavorare per dare rilievo alla vertenza.
Nata nel 1958 a Cocconato d'Asti, l'azienda ha iniziato la sua storia vendendo principalmente capi di pelle di alta qualità, per poi allargarsi nel corso degli anni alla produzione del tessile.
Con 160 negozi in tutta Italia e oltre 1200 dipendenti, Conbipel, complice anche il perdurare dell'emergenza sanitaria da Covid-19, nei mesi scorsi aveva anche fatto domanda per il concordato in bianco.
L'azienda conta 433 dipendenti in Piemonte, di cui 169 negli uffici di Cocconato, 85 nei magazzini e 13 in negozio. 9 invece i dipendenti nel punto vendita Conbipel del centro commerciale "Il Borgo" di Asti.