La prudenza non è mai troppa, soprattutto con persone anziane, fragili, spesso affette da diverse patologie.
Per questi motivi anche la Casa di riposo Marello di Asti, così come molte altre tra Asti e provincia, nei giorni scorsi ha deciso di chiudere nuovamente le porte a parenti e conoscenti degli ospiti della struttura.
Troppi i rischi, alla luce dell'aumento dei casi di Covid 19, che non ha risparmiato nemmeno la nostra città.
"Siamo tornati a vietare gli accessi ai parenti. È una decisione che ci fa male, ma purtroppo è così. Ospiti e familiari ritorneranno a parlarsi e a vedersi tramite tablet", spiega Donatella Ciaceri, direttore sanitario del Marello.
"Abbiamo nel frattempo stipulato una convenzione con il Centro diagnostico Cernaia di Torino per processare, nel loro laboratorio, i tamponi effettuati a ospiti o personale nel caso in cui vi sia un minimo di sospetto, come qualche linea di febbre per gli ospiti, qualche contatto sospetto per il personale", continua il direttore sanitario.
Anche al Marello verranno quindi attivati fin da subito in caso di necessità l'isolamento dei residenti e l'allontanamento del personale di servizio, in attesa del referto del tampone, che è possibile ricevere entro le 24 ore dei giorni lavorativi.
Non si tratta, quindi, di una situazione che deve allarmare, quanto piuttosto di una scelta ponderata fatta sulla base di quanto è stato vissuto nel periodo di piena emergenza sanitaria.
Lo stesso premier Conte in conferenza stampa ieri ha ricordato che "non si sta vivendo la stessa emergenza di marzo e che le misure anti contagio non potranno essere le stesse di questa primavera".