Tanto tuonò che piovve e dopo mesi di dissidi, il Collegio dei Probiviri ieri ha espulso dal Movimento 5 Stelle l'onorevole astigiano Paolo Nicolò Romano. Con lui anche Marinella Pacifico.
Una vicenda della quale vi abbiamo parlato a settembre più volte e che ha visto Romano in disaccordo con il suo partito. Non solo su come votare al Referendum, ma la "storia" dei rimborsi non restituiti o restituiti parzialmente ha tenuto banco a lungo.
I vertici del Movimento avevano aperto provvedimenti disciplinari nei confronti dei deputati che avevano invitato a votare “No” al referendum sul taglio dei parlamentari.
Romano aveva subito replicato via social autodenunciandosi: “Mi autodenuncio al collegio dei probiviri del M5S, anche io ho democraticamente votato NO, dando retta alla mia coscienza invece che agli ordini di partito. Inoltre ho sostenuto apertamente e sui media il NO al referendum. Chiedo pertanto che qualsiasi azione punitiva intrapresa nei confronti dei colleghi parlamentari menzionati nell’articolo, sia applicata anche al sottoscritto”.
E ieri l'espulsione. Al momento irraggiungibile al telefono, Romano è stato più volte "accusato" dal suo territorio di essere poco presente.
Sulla decisione del Movimento ha pesato sicuramente anche la mancata restituzione di parte delle indennità maturate nel 2019 e del 2020, secondo il portale Tirendiconto.it, mancherebbero da parte di Romano i pagamenti degli ultimi 4 mesi del 2019 e di tutto il 2020.
Il commento di Massimo Cerruti
Massimo Cerruti, capogruppo del Movimento ad Asti commenta: "Prendo atto della decisione, Paolo Romano è stato una persona che ha creduto fin da subito al Movimento. Ad Asti è stato un pioniere e ha restituito molti soldi cosa che mai nessun deputato prima aveva mai fatto, a un certo punto però ha deciso di non restituire più i soldi e la sua linea politica ha iniziato a divergere da quella ufficiale, ma il Movimento fa rispettare le sue regole interne".
Alla vigilia degli Stati Generali del Movimenti 5 Stelle con l'obiettivo di rifondare il Movimento e farlo ripartire, Cerruti si augura "che si instauri un meccanismo di scelta della classe politica adeguata, si mettano in moto meccanismi per cui la scelta dei portavoce a livello locale e nazionale avvenga secondo una procedura corretta. Si dovrà ripartire soprattutto dai portavoce locali, che sono la forza di tutto il Movimento".