Così come già accaduto per numerose altre sedi decentrate di vari istituti di credito, anche la filiale tonchese della Banca d’Asti sarebbe a rischio chiusura. Ipotesi, scrivono in una lettera aperta il sindaco Cesare Fratini e i membri del consiglio comunale, che è stata loro comunicata nel luglio scorso dal direttore della filiale e conseguente attivazione dell’Amministrazione per scongiurare questa ipotesi.
“Purtroppo, nonostante l'incontro fosse stato fissato per metà settembre, all'inizio di settembre i correntisti hanno ricevuto una lettera con cui si evidenziava la chiusura della filiale di Tonco con la proposta di trasferimento alla Filiale Valleversa (Castell'Alfero) a partire da inizio novembre”, scrivono nella lettera aperta.
Di conseguenza, l’Amministrazione ha deciso di farsi portavoce dei concittadini, già attivatisi mediante una raccolta firme, segnalando in particolare alcuni punti ritenuti principali: come un piccolo comune abbia assoluta necessità per la sopravvivenza dello stesso di disporre di servizi ritenuti indispensabili per la vita dei cittadini, indipendentemente dal numero degli abitanti; come lo sportello bancario locale sia punto di riferimento essenziale per le attività economiche del territorio; che tale sportello in una realtà che vede in maggioranza una popolazione anziana sia importante per le relazioni economiche delle persone, anche come sportello per il versamento delle tasse, e per il supporto del commercio e delle attività produttive; che una banca del “Territorio” debba essere puntualmente capillare sullo stesso, per poter servire al meglio le esigenze di agricoltori, commercianti, pensionati, artigiani, impiegati, così da svolgere un’opera fondamentale per la valorizzazione dei piccoli centri della collina; che tale istituzione bancaria quale sportello decentrato, anche con utilizzo di strumentazioni digitali, ed in ridotto numero di personale, può essere utile allo sviluppo turistico e alla valorizzazione della vita sociale delle aree collinari cosiddette ‘interne’; che vista l'emergenza sanitaria in corso, è questo il momento peggiore per chiudere uno sportello obbligando i clienti a code d'attesa presso un'altra filiale con rischio di assembramenti.
Pertanto, il Consiglio comunale si dice disponibile a supportare e collaborare con l’Istittuto di credito “per garantire questo importante servizio bancario e di sviluppo economico territoriale presso questo Comune, il quale serve anche da baricentro e punto bancario di riferimento per i comuni di Alfiano Natta e di Frinco, privi di sportelli bancari”.
“Confidiamo – concludono – che nel 2020 le aspettative di un territorio decentrato e collinare, che da anni soffre lo spopolamento ed il degrado sotto il profilo sociale, economico, produttivo, edilizio e di manutenzione del patrimonio viabile, siano soddisfatte proprio da una banca in ascesa e con utili importanti, concorrendo così alle strategie per il futuro delle generazioni che verranno”.