Economia e lavoro - 17 luglio 2020, 19:00

Il Ponte Morandi riunisce Genova: ben 35 le aziende piemontesi che hanno contribuito

Dalla sanificazione ai pannelli fotovoltaici, fino alle barriere frangivento, passando per la logistica e la pavimentazione stradale. Complessivamente sono state 330 le imprese coinvolte nella filiera dei fornitori: grandi contributi, oltre che dalla Liguria, anche dalla Lombardia

Nella grande opera di costruzione del nuovo ponte di Genova, che nei prossimi giorni sarà consegnato alla città, sono tre le regioni che hanno messo a disposizione il numero più elevato di imprese, nel grande gioco di squadra dove la partnership e la collaborazione per il raggiungimento di un obiettivo comune hanno svolto un grande ruolo.

Liguria, Lombardia e Piemonte, tre regioni che anche per vicinanza geografica raccolgono oggi il numero più significativo di aziende presenti nella filiera di fornitura del Ponte. Così, in un’opera che ha coinvolto in partnership 330 imprese tra fornitori e subfornitori, provenienti praticamente da ogni regione italiana, dal Trentino alla Calabria, la storia delle aziende liguri, lombarde e piemontesi racconta molto delle eccellenze e della storia di questo cantiere, con oltre 170 imprese coinvolte.

Trentacinque le aziende piemontesi ai piedi del nuovo ponte di Genova; 35 eccellenze della regione tra le 330 che costituiscono la filiera dei fornitori dell’opera.

Aziende che hanno messo a disposizione la loro esperienza e le competenze tecniche per fornire servizi diversi, dall’Autovictor che ha noleggiato i mezzi di sollevamento, alla Giuggia Costruzioni che sta realizzando proprio in queste ore la pavimentazione stradale dell’impalcato.

Un impegno profuso giorno e notte, come avvenuto per tutte le aziende che hanno preso parte alla costruzione del ponte, anche in tempo di Covid-19, quando il cantiere – nonostante il blocco delle attività in Italia – ha continuato a lavorare. Essenziali proprio in quei mesi sono stati i servizi di sanificazione dei locali garantiti dalle società Silca e Gruppo Indaco, che si sono allineate alle procedure di sicurezza dei lavoratori elaborate dalla unità di Safety del gruppo Webuild.

I lavori procedono a ritmi sostenuti anche questi giorni, ormai vicini alla conclusione dell’opera. E al lavoro c’è la Bosco Italia, società piemontese che sta allestendo tanto le barriere in vetro che bloccheranno il vento sul ponte, quanto i pannelli fotovoltaici che lo renderanno autosufficiente dal punto di vista energetico. Un’altra eccellenza in partnership con tutto il team del ponte per  un’opera unica che nei prossimi giorni sarà consegnata alla città.

 

Massimiliano Sciullo